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sabato 23 giugno 2012

QUALI SONO LE IMPLICAZIONI DEL DMT?


L'esperienza col DMT resta uno degli enigmi più sconcertanti e sorprendenti della scienza
moderna. I regni che si aprono sono talvolta descritti come 'stupefacenti', 'incredibili' e anche
'impossibili'. Quasi tutti gli psiconauti che utilizzano DMT hanno avuto la sensazione che ciò che
avevano incontrato non erano solo mere 'allucinazioni' o materiale dal subconscio.


Alcune delle idee più comuni su quello che potrebbero essere sono esposte qui di seguito da un
estratto da Psychedelic Monographs and Essays:

"Sebbene le allucinazioni geometriche che si sperimentano sotto l'influenza del DMT siano di
per sé sufficienti a richiamare l'attenzione tra gli studiosi delle sostanze psichedeliche, la parte
davvero interessante dell'esperienza è l'evidente contatto con esseri alieni.

Dal momento che alcuni potrebbero sentirsi riluttanti ad ammettere l'eventuale esistenza di
esseri alieni che entrano in contatto con esseri umani sotto l'effetto del DMT, dovremo prendere
in considerazione tutte le ipotesi che potrebbero spiegare le osservazioni, o almeno, essere
coerenti con esse.


Molte domande possono essere distinte. In primo luogo, vi è la questione della realtà
indipendente dalle entità. Soggetti riportano esperienze di contatto e di comunicazione degli
esseri la cui esistenza al momento in cui ciò avviene sembra evidente.

Queste esperienze non sono descritte come sogno. Se le entità hanno una esistenza
indipendente dai soggetti sotto l'influenza del DMT, ciò significa che un regno di vita è stato
scoperto e che esso è molto diverso da quello che consideriamo reale e che la maggior parte di
noi assume essere come l'unico mondo reale.

Tale scoperta di "una realtà separata" dovrebbe sovvertire direttamente le fondamenta della
moderna visione occidentale del mondo. (…) Culture precedenti e culture non occidentali hanno
una più ampia visione della portata della realtà.






 In secondo luogo, indipendentemente dal fatto che le entità esistano o non abbiano esistenza
oltre l'esperienza del soggetto, come vengono viste e cosa fanno? Cosa sta accadendo, per
esempio, quando alcuni soggetti riportano di aver visto migliaia di queste entità contemporaneamente?

Ancora più interessante è il fenomeno della comunicazione, o tentata comunicazione,
che molti soggetti riportano. Alcuni soggetti riferiscono anche di aver visto le
entità comunicare fra loro, in una sorta di scambio reciproco - ma di cosa?





In terzo luogo, la questione può essere affrontata dal punto di vista della neurofarmacologia. Che cosa sta succedendo quando le molecole di DMT entrano tra i neuroni del cervello, provocando il funzionamento di quello che sembra soggettivamente essere un mondo radicalmente diverso?




Elencate di seguito vi sono otto interpretazioni suggerite delle esperienze col DMT che
implicano risposte (vere o false) per alcune o tutte le questioni sollevate in precedenza.




1) Non vi sono entità aliene: si tratta di un'allucinazione meramente soggettiva. Lo stato
provocato dal DMT può essere interessante, anche estremamente interessante, ma in realtà
non esistono entità aliene da trovare.

2) Il DMT fornisce l'accesso a una porta parallela o altra dimensione, una realtà davvero
alternativa, abitata da entità intelligenti che fanno (secondo le parole di Terence McKenna)
"un'ecologia delle anime".



3) Il DMT consente la consapevolezza dei processi a livello cellulare o addirittura a livello
atomico. (...) Potrebbe anche essere una presa di coscienza dei processi della meccanica quantistica a livello atomico e subatomico.

4) Il DMT è, forse, un neurotrasmettitore del cervello rettile, e delle parti rettiliane del cervello
dei mammiferi. Inondando il cervello umano col DMT, le parti più antiche del cervello rettile
cominciano a dominare la coscienza, con un conseguente stato di consapevolezza che appare
del tutto estraneo (e talvolta molto spaventoso) alla mente scimmiesca.


5) Una specie intelligente non-umana creò gli esseri umani attraverso la modificazione genetica
e poi si ritirò, lasciando dietro di sé metodi biochimici per contattare loro. Le triptamine
psichedeliche sarebbero le chiavi chimiche che attivano alcuni programmi nel cervello umano
che sono stati messi lì intenzionalmente da questa specie aliena.

6) Il regno a cui il DMT fornisce l'accesso è il mondo dei morti. Le entità sarebbero anime o
personalità dei defunti, che conservano un certo tipo di vita e la capacità di comunicare. Il regno
delle anime morte, comunemente accettato da culture e società diverse da quelle del moderno
Occidente, è ora accessibile tramite il DMT.



7) Le entità sarebbero esseri provenienti da un altro tempo che sono riusciti a padroneggiare
l'arte del viaggio nel tempo, non in un modo che permette la materializzazione, ma in un modo
che consente loro di comunicare con esseri coscienti come noi.

8) Le entità sono extraterrestri o una specie extra dimensionale, mandata a mettersi in contatto
con organismi come noi che sono in grado di manipolare il sistema nervoso in un modo che
permette la comunicazione.

DMT Alien

fonte: www.dmt-nexus.com

1 commento:

  1. Oppure la stimolazione delle aree del cervello attivate dal DMT permette di connettersi ad una sorta di rete globale di coscienza (La rete, molto simile ma infinitamente più evoluta di una net cibernetica, corrisponderebbe in un'equazione al rapporto fra un computer ed il cercello umano.) di esseri che stanno effettuando la stessa esperienza, in vari tempi, in vari luoghi ed in varie dimensioni, ma naturalmente in uno stesso range di vibrazione. Dovremmo infatti considerare che, al naturale superamento delle categorie di "tempo" e "spazio", per come vengono comunemente intese, corrisponderebbe un'armonia, naturalmente geometrica, darmica, basata su range vibrazionali di Syn. In tal caso il rapporto fra le entità e lo sperimentatore diventerebbe molto più fluido (parliamo a livello teorico, naturalmente) integrando lo sperimentatore come parte viva in un qualcosa che sta succedendo in quel determinato momento. Sarebbe a questo proposito interessante che coloro in grado di stabilire contatto comunicativo cerchino di capire cosa essi sono per le altre entità, più che cercare di capire cosa queste entità siano. (non so se mi spiego.)
    Lo scenario dev'essere integrato, altrimenti rischiamo di porci in una visione disarmonica.

    Tuttavia anche l'ipotesi nu. 3 è molto interessante. La suggestione si potrebbe addirittura estendere alla lettura delle comunicazioni delle stesse sinapsi, nonchè alla comunicazione fra i frammenti delle proprie personalità, compiute, embrionali o trapassate, in un'istante atemporale (un po' come una fotografia "futurista" di varie sfaccettature della nostra autocoscienza mutevole). Si aprono ampi scenari. Buona ipotesi.

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