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venerdì 22 giugno 2012

BIOGRAFIA E OPERE DI Renè Guènon


La critica alla modernità e alla forma conoscitiva di cui essa si è dotata, il chiarimento del significato e dello scopo dell'iniziazione, insieme allo studio dei simboli di cui quest'ultima si è servita per tramandarsi, l'analisi delle diverse espressioni dell'esoterismo sono gli elementi fondamentali dell'opera di René Guénon.In queste pagine vengono riportati alcuni brevi cenni biografici, la lista completa delle opere (e dei relativi indici), qualche informazione sulle varie edizioni ed inoltre una rassegna di testi e ricerche dedicati all'opera del Mestro francese.



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  la biografia

estratto da:
Massimo Pacilio, Conoscenza tradizionale e sapere profano. René Guénon critico delle scienze moderne, Padova, Edizioni di Ar, 1998, pagg. 19-22.



1886 Il 15 novembre, René-Jean-Marie-Joseph Guénon nasce a Blois dall'architetto Jean-Baptiste e dalla sua seconda moglie Anna-Leontine Jolly. A Blois trascorre la sua giovinezza frequentando l'Istituto religioso Notre-Dame des Aydes e poi il collegio Augustin-Thierry.

1904 Supera il baccellierato di Filosofia e quello di Matematica elementare. Ad ottobre si trasferisce a Parigi, dove segue il corso di laurea in matematica presso il collegio Rollin.

1906 Interrompe gli studi universitari, probabilmente a causa della sua saluta malferma. Viene considerato inabile al servizio militare. Comincia ad interessarsi all'ambiente occultista parigino. è di questo periodo la sua iniziazione massonica.

1909 Compaiono i suoi primi articoli, con lo pseudo Palingenius, sulla rivista "La Gnose". La collaborazione durerà fino al 1912. Si interessa alle tradizioni taoista,indù e islamica.

1912 Riceve l'iniziazione islamica e assume il nome di Abdel Wahed Yahia (che significa "Servitore dell'Unico"). Il 17 luglio sposa, a Blois, con rito cattolico, Berthe Loury. Vanno ad abitare, con una zia e una nipote di Guénon, in rue Saint-Louis-en-l'Ile, a Parigi.

1913 Collabora con la rivista cattolica "La France Antimaçonnique", firmandosi con lo pseudonimo La Sfinge.

1915 Ottiene una laurea in lettere (sezione: filosofia, opzione: matematica generale).

1916 Ottiene un diploma di studi superiori in filosofia, con una tesi consacrata all'Examen des idées de Leibnitz sur la signification du calcul infinitésimal. Insegna filosofia a Saint-Germain-en-Laye.

1917 Si trasferisce a Setif, in Algeria, per continuare l'insegnamento.

1918 Viene incaricato di insegnare filosofia al collegio di Blois.

1919 Si dimette dall'insegnamento per dedicarsi ai suoi studi.

1921 Presenta come tesi per il dottorato in lettere uno studio sulle dottrine indù, con l'approvazione di Sylvain Lévi, ma viene rifiutato per l'opposizione del decano Brunot. L'opera viene pubblicata col titolo Introduction générale à l'étude des doctrines hindoues. Pubblica Le Théosophisme, histoire d'une pseudo-religion, dove denuncia le imposture della Società Teosofica.

1923 Pubblica L'Erreur spirite, dove intraprende la confutazione dello spiritismo, a quei tempi molto in voga.

1924 Esce Orient et Occident, dove traccia le linee per un'intesa tra l'élite intellettuale occidentale e orientale. Riprende ad insegnare filosofia al Cours Saint-Louis.

1925 Intraprende la collaborazione con la rivista cattolica "Regnabit", e con la rivista "Le Voile d'Isis". Pubblica L'Homme et son devenir selon le Vêdânta e L'Esotérisme de Dante. Tiene una conferenza alla Sorbona su La Métaphysique orientale.

1927 Scrive di getto La Crise du monde moderne, in risposta a La Défense de l'Occident di Henri Massis, uscito nel '26. Pubblica Le Roi du monde.

1928 Il 15 gennaio muore sua moglie, stroncata dalla meningite. Ad ottobre muore anche la zia, Mme Duru, che aveva vissuto con i due coniugi. Guénon imposta la linea editoriale della rivista "Le Voile d'Isis".

1929 Sua nipote, che aveva allevato come una figlia, viene ripresa dalla madre. Rimane solo, umanamente ed intellettualmente. Pubblica Autorité spirituelle et pouvoir temporel e un breve opuscolo, Saint Bernard.

1930 Il 5 marzo parte alla volta de Il Cairo per compiere degli studi sulla tradizione sufica per conto della casa editrice Véga. Ma il progetto viene abbandonato e Guénon resta in Egitto. Continua la collaborazione con"Le Voile d'Isis".

1931 Viene pubblicato Le symbolisme de la Croix.

1932 Compare l'opera destinata ad esporre i contenuti della sua metafisica, Les états multiples de l'être.

1934 Prende in sposa Fatma, figlia dello sceicco Mohammad Ibrahim. Da questa unione avrà quattro figli. Collabora a "Diorama filosofico" la pagina speciale curata da Evola per il quatidiano cremonese "il Regime Fascista".

1935 La rivista "Le Voile d'Isis" cambia il nome in "études Traditionnelles", sotto la guida intellettuale di Guénon. La rivista interrompe le pubblicazioni dal '40 al '45.

1945 Viene pubblicato, nella collana "Tradizione" delle edizioni Gallimard, Le Regne de la quantité et les signes des Temps.

1946 La stessa casa editrice ripubblica La Crise du monde moderne e fa uscire l'opera dedicata alla matematica, Les Principes du calcul infinitésimal. Guénon cura la collezione dei suoi articoli sull'iniziazione, intitolandola Aperçus sur l'initiation. Esce un saggio sul simbolismo estremo-orientale, La Grande Triade.

1948 Esce la seconda edizione di Orient et Occident, con una postfazione aggiornata.

1951 Il 7 gennaio, dopo una malattia durata tre mesi, René Guénon muore, quando le sue opere cominciano a suscitare interesse verso quel punto di vista tradizionale alla cui delineazione aveva consacrato l'intera esistenza. Le sue spoglie vengono tumulate, secondo il rito islamico, nel cimitero di Darassa.


 
le opere
 


(Cliccare sui libri a destra per i dettagli e le recensioni)

  1. Introduzione generale allo studio delle dottrine indù
    (Introduction générale à l'étude des doctrines hindoues
    , 1921) Un saggio che approfondisce la critica alla modernità avvalendosi della cultura indù. È suddiviso in quattro parti per complessivi 36 capitoli. Alla cultura indù è dedicata espressamente la terza parte dell'opera.


  2. Il Teosofismo, storia di una pseudo-religione
    (Le Theosophisme, histoire d'une pseudo-religion
    , 1921) Rappresenta un attacco alla Socità Teosofica di Mme Blavatski. Tenta di scardinare tutte le fondamenta pseudoreligiose che, in maniera confusionaria, si mescolano nel movimento teosofistico.

  3. Errore dello spiritismo
    (L'Erreur spirite
    , 1923) Un'altra opera dalla spiccata impostazione critica, questa volta contro il movimento spiritista, che contava molti simpatizzanti. In tanti, all'epoca, praticavano le sedute durante le quali si credeva di evocare spiriti di defunti. Guénon dedica un'ampia parte del libro alla confutazione delle tesi predicate dagli spiritisti.


  4. Oriente e Occidente
    (Orient et Occident
    , 1924) L'opposizione radicale di due mondi, quello orientale, ancora legato alla Tradizione, rivolto verso le altezze dello spirito, e quello occidentale, totalmente sradicato dalla Tradizione, interessato soltanto al mondo considerato dal punto di vista esclusivamente quantitativo.


  5. L'uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta
    (L'Homme et son devenir selon le Vêdânta
    , 1925) La più approfondita esposizione delle conoscenze che Guénon aveva sulla metafisica indù. In esse egli riscontra la migliore interpretazione della funzione e del ruolo dell'essere umano nell'ordine universale. Insieme a Il simbolismo della croce e a Gli stati molteplici dell'essere, costituisce il perno di tutta la sua metafisica. Nel dicembre di questo stesso anno tiene, su questi argomenti, una relazione alla Sorbona.


  6. L'esoterismo di Dante
    (L'ésotérisme de Dante
    , 1925) In questo breve saggio l'Autore riprende le tesi sulla presunta affiliazione di Dante ai Fedeli d'Amore, avallando le ricerche di Valli sull'interpretazione esoterica dell'opera del poeta fiorentino.


  7. Il Re del Mondo
    (Le roi du monde
    , 1927) Forse una delle opere più oscure di René Guénon, dedicata al chiarimento della nozione di Re del Mondo in seguito alla diffusione che se ne è compiuta ad inizio secolo.


  8. La crisi del mondo moderno
    (La crise du monde moderne
    , 1927) Con quest'opera propone una confutazione delle tesi sostenute da Henri Massis in La Défense de l'Occident, uscito nel '26.


  9. Autorità spirituale e potere temporale
    (Autorité spirituelle et pouvoir temporel
    , 1929) I normali rapporti gerarchici che dovrebbero sussistere tra il dominio spirituale e temporale. La subordinazione del secondo al primo rappresenta per Evola un elemento di discordanza dagli insegnamenti guénoniani.


  10. San Bernardo
    (Saint Bernard
    , 1929) Un opuscolo la cui compilazione gli viene richiesta espressamente dall'editore. Guénon accetta con il dichiarato intento di mostrare il valore esoterico dell'ordine monastico-cavalleresco fondato dal Santo francese.


  11. Il Simbolismo della Croce
    (Le Symbolisme de la Croix
    , 1931) Quest'opera venne dedicata dall'autore allo Sciaykh El-Kebîr ed è la prima opera scritta da Guénon dopo il suo trasferimento in Egitto. Attraverso una profonda e simbolica analogia geometrica, egli approfondisce l'interpretazione della condizione umana.


  12. Gli stati molteplici dell'essere
    (Les états multiples de l'être
    , 1932) L'esposizione completa dei principi della metafisica guénoniana in relazione al piano della manifestazione individuale compreso nell'Esistenza universale.


  13. La Metafisica orientale
    (La Métaphysique orientale
    , 1939) È il testo della conferenza tenuta alla Sorbona nel '25


  14. Il regno della quantità e i segni dei tempi
    (Le règne de la quantité et les signes des temps
    , 1945) Rappresenta, come l'autore stesso precisa nell'introduzione, il seguito dottrinale de La crisi del mondo moderno. Partendo dalle determinazioni prime della manifestazione universale, Guénon illustra lo sviluppo delle possibilità insite in quel particolare stato dell'essere proprio all'uomo. Ponendosi dal punto di vista della Tradizione, egli interpreta i segni dei tempi che attraversiamo collocandoli al termine del kali yuga.


  15. I principi del calcolo infinitesimale
    (Les principes des calcul infinitésimal
    , 1946) Con quest'opera Guénon riprende gli argomenti che furono oggetto della sua tesi di laurea, sviluppandoli fino a mostrare come, privata della componente convenzionalistica acquisita in epoca moderna, la matematica possa essere riagganciata alla Tradizione per riacquisire lo statuto di scienza tradizionale.


  16. La Grande Triade
    (La Grande Triade
    , 1946) L'opera è dedicata allo studio della tradizione estremo-orientale


  17. Considerazioni sulla via iniziatica
    (Aperçus sur l'Initiation
    , 1946) È la prima raccolta di articoli autorizzata dall'Autore. Rappresenta il compendio dell'insegnamento guénoniano sull'iniziazione, sui riti iniziatici, sulle dottrine esoteriche e sulla regolarità di una tradizione.




    opere postume


  18. Iniziazione e realizzazione spirituale
    (Initiation et réalisation spirituelle
    , 1952) Questa raccolta di articoli viene considerata come il proseguimento di Aperçus sur l'Initiation; pubblicata postuma riprende i temi relativi al significato dell'iniziazione.


  19. Considerazioni sull'esoterismo cristiano
    (Aperçus sur l'ésotérisme chrétien
    , 1954) Raccolta di articoli comparsi su varie riviste ed incentrati su argomenti relativi al cristianesimo.


  20. Simboli della Scienza sacra
    (Symboles fondamentaux de la Science sacrée
    , 1962) L'opera è costituita da una raccolta di articoli apparsi su varie riviste, principalmente su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles. Un lavoro che rappresenta un importante strumento di lavoro per chi indaga sull'interpretazione dei simboli secondo il punto di vista tradizionale. Notevoli sono gli articoli dedicati all'interpretazione del simbolo del Graal.


  21. Studi sulla Massoneria e il Compagnonaggio
    (Études sur la Franc-Maçonnerie et le Compagnonnage
    , 1964)

  22. Forme tradizionali e cicli cosmici
    (Formes traditionnelles et cycles cosmiques
    , 1970) Articoli pubblicati su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles.


  23. Recensioni
    (Comptes Rendus
    , 1973) Recensioni comparse su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles


  24. Studi sull'esoterismo islamico e il Taoismo
    (Aperçus sur l'ésotérisme islamique et le Taoïsme
    , 1973) Articoli comparsi su varie riviste.


  25. Mélanges
    (Mélanges
    , 1976) Raccolta di articoli comparsi su varie riviste.


  26. Studi sull'induismo
    (Études sur l'Hindouisme
    , 1976) Raccolta di articoli comparsi su varie riviste ed incentrati su argomenti relativi all'induismo.


  27. Precisazioni necessarie
    (1988) Raccolta di articoli comparsi su "Diorama filosofico", la pagina speciale, curata da Julius Evola, del quotidiano cremonese "Il Regime Fascista".


  28. Lettere a Julius Evola
    (1996) Raccolta di lettere scritte tra il 1930 e il 1950.


    le novità editoriali



    ACCART XAVIER,
    Guénon ou le renversement des clartés. Influence d'un métaphysicien sur la vie littéraire et intellectuelle française (1920-1970), Paris, Edidit, 2006.
    [Opera cortesemente segnalataci da Alessandro Ceccarelli]
    Présentation de l'éditeur:
  29. (http://www.fabula.org/actualites/article13490.php)


    CHACORNAC PAUL,
    La vta semplice di René Guénon, Milano, Luni, 2005.
    dal risguardo:
    Paul Chacornac ricostruisce [...] non solo le varie fasi della vita di Guénon, di cui fu un amico e uno stretto collaboratore, come editore di Le Voile d'Isis e di Études Traditionnelles, ma chiarisce anche la genesi dei suoi testi più importanti, tracciando la storia delle esperienze intellettuali e spirituali che segnarono la sua vita. [...] Da questa biografia [...] emerge soprattutto un aspetto che in questi casi si rischia si sottovalutare: la coerenza di un uomo che non si limitò a essere solo uno studioso, ma che fu un praticante per tutta la vita, compiendo le scelte più difficili e radicali ala ricerca della verità e della Liberazione.


    DI VONA PIERO,
    René Guénon contro l'Occidente, Rimini, Il Cerchio, 1998.
    dal risguardo:
    L'opera di René Guénon (1886-1951) si distingue, tra i molti scritti dedicati alla crisi dell'Occidente nel corso di questo secolo, per il suo appello alla sapienza orientale contro la scienza e la ricerca occidentali, come unica via di salvezza dal tramonto dell'Occidente. Guénon partecipa al dibattito attuale sul nichilismo e sull'oblio dell'essere, e contribuisce alla disputa con una critica dell'ontologia occidentale fatta in nome della conoscenza e della sapienza dell'Oriente. Nello scontro tra Guénon ed il pensiero dell'Occidente, questo breve saggio espone le ragioni che militano pro e contro l'essere.
  30. Recensione di Walter Catalano «Est-Ovest», ottobre 1999.


    DI VONA PIERO,
    René Guénon e la metafisica, Borzano (RE), Sear, 1997.
    dalla IV di copertina:
    Questo nuovo libro sul pensiero di René Guénon completa il precedente libro Evola Guénon Di Giorgio del 1993. Piero Di Vona tratta le idee sulla metafisica ed insieme le idee metafisiche del pensatore francese, ed illustra l'ampio panorama di queste sue dottrine più elevate con una esposizione semplice e chiara. Di esse l'autore del libro mostra pregi e limiti, ed indica quanto in tali dottrine si ricollega col pensiero moderno e contemporaneo, e fa di Guénon un autore occidentale della prima metà del nostro secolo.
  31. Recensione di Massimo Pacilio, «Margini», n. 3, luglio 1998.
  32. Recensione di Walter Catalano «Est-Ovest», ottobre 1999.


    PACILIO MASSIMO,
    Conoscenza tradizionale e sapere profano. René Guénon critico delle scienze moderne, Padova, Edizioni di Ar, 1998.
    dalla IV di copertina:
    L'idea che la conoscenza possa percorrere vie radicalmente differenti da quelle segnate dalla scienza moderna fu sostenuta da René Guénon in molte delle sue opere e rappresenta uno degli aspetti centrali dell'insegnamento del pensatore francese. Guénon orientò questa idea in un senso fortemente polemico nei confronti non solo dello scientismo, ma della pretesa che possa esistere, secondo le premesse della scienza moderna, una conoscenza separata dal dominio della metafisica. Proprio da una separazione, quella operata nei confronti della Tradizione, si è sviluppata la civiltà moderna in tutti i suoi aspetti. Con la nascita delle scienze è stato trasposto sul piano conoscitivo ciò che su altri piani era il rifiuto del 'principio d'autorità'. Respingendo la validità dell'intelletto ed innalzando la ragione calcolante ad unico strumento di sapere, l'Occidente moderno ha rivolto tutte le sue possibilità cognitive verso la frammentarietà della contingenza, disperdendosi in un'analisi che non potrà avere termine. Per questa via si possono ottenere solo transitorie leggi più o meno generali, le quali, seppure consentono di creare macchine sempre più complesse, costituiscono in fondo la sostanza di un "sapere ignorante".
Recensione di Walter Catalano «Est-Ovest», dicembre 2000.






raccolte

GROSSATO ALESSANDRO (a cura di),
La corrispondenza fra Alain Danielou e René Guénon, Firenze, Olschki, 2002.

RENÉ GUÉNON,
Il risveglio della tradizione occidentale. I testi pubblicati in Atanor e Ignis, Roma, Atanor, 2003.
a cura di Mariano Bizzarri

NUTRIZIO PIETRO e altri,
René Guénon e l'Occidente, Milano, Luni Editrice, 1999.
dal risguardo:
A partire dal 1921 (Introduzione generale allo studio delle dottrine indù) René Guénon iniziò la pubblicazione di una serie di studi in cui esponeva, adattandole per la mentalità degli Occidentali moderni, le dottrine il cui fondamento profondo è contenuto nei libri sacri di tutte le tradizioni ortodosse, sia dell'Oriente sia dell'Occidente antico e medievale.
La sua opera si concluse, una quarantina d'anni dopo, con la raccolta postuma di scritti dal titolo di Mélanges: in tutto 27 volumi nei quali è esposta la spiegazione profonda dei princìpi su cui si reggono le civiltà terrestri che possono essere dette "normali". Quest'opera è un messaggio e un ammonimento per quella che è conosciuta e vissuta da tanti uomini come la "civiltà moderna", la sola che non abbia rapporti se non negativi con i princìpi universali e non affondi le sue radici nella "saggezza eterna".
Quali sono state le reazioni dell'Occidente a questo ammonimento? In questo libro se ne esaminano alcune, che riguardano più che altro l'Italia e la Francia, e gli ultimi dieci anni. Il lettore è qui condotto a considerare i pro e i contro di tali reazioni e a giudicare della loro fondatezza o infondatezza; un libro in cui si tratta, insieme, di attualità e di dottrina.







articoli e recensioni


PACILIO MASSIMO,
Il ritorno ai principî nel declino dell'Occidente, in «Margini», gennaio 1998.
Recensione a RENÉ GUÉNON, Precisazioni necessarie, Padova, Il Cavallo alato, 1988. 

Fonte: http://www.massimopacilio.it/guenon/index.html 


Biografia completa:

Guenon René: Pensatore e scrittore francese (1886-1951), nato a Blois, compì i primi studi nella sua città natale pressi il collegio Augustin Thierry. Nel 1904 si iscrisse alla facoltà di ingegneria di Parigi, ma due anni dopo abbandonò l’università per seguire i corsi della Scuola di Scienze Ermetiche diretta da Papus. Accolto nell’Ordine Martinista, partecipò come segretario al Congresso spiritualista e massonico del 1909. Il sodalizio con Papus dura poco, poiché G. lo stesso anno entra a far parte della Chiesa gnostica, e fonda la rivista "La Gnose", in cui pubblica studi di altissimo livello, condotti rigorosamente sotto l’impegno di "fondarsi unicamente alla tradizione ortodossa contenuta nei libri sacri di tutti i popoli". Nel 1911 si stacca dalla Chiesa gnostica e, con lo stesso impegno col quale aveva studiato l’esoterismo cristiano, si accosta alla conoscenza della cultura vedica indiana, del taoismo e del buddismo cinese. N4el 1912 si sposa e, sotto la guida del pittore svedese Gustav Agueli, si orienta verso il Sufismo. Dal 1915 al 1919 insegna filosofia al collegio di Saint-Germain-en Lave ed a Sétif, in Algeria. Rientrato a Parigi, nel 1921 pubblica due libri, in saggio sulla cultura orientale intitolato "Introduction générale des doctrines hindoes", ed uno scritto polemico contro le sette teosofiche, con il titolo "Le Theosophisme, histoire d’une pseudo-religion". Nel 1923 G., nella voluminosa opera "L’Erreur spirite", si scaglia contro lo Spiritismo, accusandolo di "sconvolgere e devastare irrimediabilmente una folla di sventurati". Tra il 1924 ed il 1929 vedono la luce alcuni scritti in cui G., precisando i fondamenti della sua dottrina, dimostra di essersi avventurato negli anfratti più remoti della Tradizione, e di aver spinto la sua intuizione intellettiva oltre i limiti ordinari. Meritano particolare rilievo: "Orient et Occident", "Esotèrisme de Dante", "La Crise du monde moderne"; in quest’ultima opera G. sostiene che il mondo è entrato nella quarta età, il "Kaili-Yuga" degli induisti, l’età oscura in cui le verità restano sempre più velate ed inaccessibili. Solo il ricorso alla Tradizione permetterà di uscire dal caos sociale cui ha dato luogo il conflitto fra Oriente ed Occidente, fra contemplazione ed azione, e che il "sapere ignorante" della scienza profana ha reso irreversibile, con la rinuncia ad ogni "principio che potrebbe assicurarle una funzione legittima, per quanto umile, fra i diversi gradi della conoscenza integrale". Nel 1928 G. è profondamente turbato dalla morte della moglie, sua grande ispiratrice e collaboratrice, ma non si scoraggia, e prosegue indomito per la sua strada. Nel 1929 è l’animatore più impegnato della rivista esoterica "La Voile d’Isis", e scrive "Autorité spirituelle e pouvoir temporel". Il 5 marzo 1930 parte per l’Egitto, alla ricerca di testi per i suoi studi sul Sufismo. Si stabilisce al Cairo, e chiede di essere naturalizzato egiziano. Decide quindi di adottare l’islam, e diventa lo sheikh Abdel-Wahed Yahia. Egli non considera questo passaggio una conversione, ma un "ricongiungimento iniziatico" con la religione che più corrisponde al suo ideale esoterico. Più tardi, ricordando questa sua scelta, egli scrive: "In questa scelta non vi è alcun giudizio di valore che attribuisca la superiorità di una particolare tradizione rispetto ad un’altra, ma unicamente il riconoscimento di una sintonia spirituale" (Initiation er réalisation spirituelle). Nel luglio del 1934 G. si risposa con la figlia maggiore di Mohannad Ibraim, e trasferisce la sua abitazione nel sobborgo di Doki, in via Nawal. Dal nuovo matrimonio nascono due figlie, Khadija e Lella, e due figli, Ahmed ed Abdel-Wahed. La morte lo raggiunge al Cairo nel 1951, mentre pronuncia il nome di Allah. Venne sepolto nel cimitero di Darassa, con il corpo avvolto in un lenzuolo di lino e con il viso rivolto verso la Mecca. Negli anni immediatamente successivi alla "conversione" vedono la luce "Le Symbolisme de la Croix" (131) e "Les États multiples de l’Etre" (1932). In quest’ultimo scritto G. espone la sua metafisica, i cui assi portanti sono rappresentati dalla teoria "degli stati multipli dell’essere" e dal concetto di "possibilità universale". Tra le opere composte nell’ultimo periodo della sua vita, risultano di notevole importanza due scritti del 1946: "Apercus sur l’initiation", (la cui traduzione italiana fu pubblicata a Milano nel 1949 dai fratelli Bocca sotto il titolo "Considerazioni sulla vita iniziatica" e "La Grande Triade", che si può considerare la felice conclusione della parabola del suo pensiero. Completano la sua bibliografia alcuni scritti pubblicati postumi, tra cui meritano una certa attenzione: "Symboles fondamentauz de la science sacrée", "La Pseudo-initiation" e "La confusion du psichique et du spirituel". G., grande maestro di iniziazione ed insuperabile interprete della Dottrina Segreta, non ha voluto avere discepoli, né ha mai preteso di far da modello ai lettori delle sue opere. Ad un critico italiano che nel 1950 gli rimproverava di chiudersi troppo sul piano oggettivo e personale, senza mezzi termini rispondeva: "Non abbiamo mai inteso, in nessuna delle nostre opere, rivelare neppure un frammento della nostra esperienza interiore che non riguarda e non deve interessare nessuno, in quanto ogni esperienza interiore è, per sua stessa natura, assolutamente incomunicabile".Gli studiosi hanno definito G. "Il grande teorico della vita contemplativa", muovendo dalla premessa che non è possibile precisare o concettualizzare l’oggetto della contemplazione, giacché ognuno contempla ciò che la sua mente è in grado di percepire. G. afferma che il contemplativo, contrariamente a quanto si possa pensare, esprime nello stato di contemplazione la forma più elevata della sua attività mentale. Scrisse il G. che "La contemplazione è la forma più alta dell’attività, sostanzialmente molto più attiva di ogni gesto che rientra nell’ambito dell’attività esteriore". Quanto all’intensità dell’atto contemplativo, egli distingue la contemplazione diretta dalla contemplazione per riflesso, considerando la prima più specificamente mistica, la seconda più propriamente iniziatica. "Esattamente come si può guardare il sole direttamente od osservarne la luce riflessa nell’acqua, si possono contemplare le realtà spirituali in assoluto, in quanto tali, od osservare il loro riflesso nell’interiorità specifica individuale" ("Initiation et réalisation spirituelle") (da I Misteri Esoterici, di Giuseppe Gangi, Ediz. Mediterranee, 1986).

 Renè Guènon

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