Introduzione alla Fisica
Quantistica per coloro che non ne sanno (quasi) nulla e che
vorrebbero saperne un po' di più.
"Quelli che non sono rimasti scioccati quando si sono imbattuti per la prima volta nella teoria quantistica non possono averla capita". (Niels Bohr)
di Concetta Sciumbata
"Quelli che non sono rimasti scioccati quando si sono imbattuti per la prima volta nella teoria quantistica non possono averla capita". (Niels Bohr)
di Concetta Sciumbata
Alla fine
dell'Ottocento, si pensava di aver compreso i principi fondamentali
della Natura. Gli atomi erano i "mattoncini" con cui era costruito
il mondo, le leggi di gravitazione universale di Newton spiegavano
il moto dei pianeti e di tutti gli altri corpi, l'Universo intero
sembrava funzionare come un gigantesco orologio. Ma, nei primi
decenni del novecento,
uno
studio più approfondito dell'atomo e dei suoi componenti
ha dato origine alla Teoria dei Quanti che, facendo perdere gran
parte delle certezze su cui si basava la fisica classica, ha
gradualmente fatto comprendere che la conoscenza della realtà era
ben lontana dall'essere completa.
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Sintetizzati qui di seguito: |
I
principi basilari della Fisica Quantistica
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Illustrazioni
e approfondimenti
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1) Sia la luce che le particelle che
costituiscono gli atomi e cioè gli elementi fondamentali che
compongono la materia (quindi noi stessi e la realtà a noi
manifesta) sono costituite da minuscoli concentrati di energia detti
QUANTI,
che hanno una duplice natura: ondulatoria e corpuscolare.
Precisamente a livello subatomico
la materia presenta
le caratteristiche tipiche delle
onde e solo all'atto dell'osservazione assume un comportamento
corpuscolare.
Ad
intuire la duplice natura, corpuscolare ed ondulatoria della
materia fu il matematico e fisico Louis De Broglie (1892-1987)
che ottenne il premio Nobel nel 1929.
Le proprietà delle vibrazioni dell'onda quantistica furono
descritte matematicamente dalla Equazione d'onda di
Schrodinger matematico e fisico austriaco (1987-1962) che per
tale scoperta nel 1933 fu insignito del premio Nobel .
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All'atto
dell'osservazione, una particella prende vita occupando una
delle possibilità, solitamente quella che ci aspettiamo.
L'aspetto sconvolgente ma anche illuminante di queste scoperte è
che tutto l'universo e noi stessi siamo formati da particelle;
le stesse particelle che esistono come materia quando le
osserviamo ed esistono come onde di possibilità quando non le
osserviamo.
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2)
Non
è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione
di una particella quantistica, poiché quanto
maggiore è l'accuratezza nel determinarne la posizione tanto
minore è la precisione con la quale si può accertarne la
velocità e viceversa .
La suddetta proprietà è conosciuta come Principio
d'Indeterminazione di
Heisenberg
(1901 – 1976)
fisico tedesco premio Nobel nel 1932.
L'indeterminazione non dipende dai limiti dei
nostri strumenti, che comportano necessariamente una interazione
più o meno grande con l'oggetto da sottoporre a misurazione,
bensì rappresenta una caratteristica intrinseca della materia.
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Oltre alla posizione e alla velocità della
particelle, il principio di indeterminazione pone limiti anche
alla misura simultanea di altre grandezze come ad esempio
l'energia e il tempo: se si cerca di determinare con precisione
l'energia di una particella, diminuirà inevitabilmente il grado
di accuratezza con cui conosciamo la sua durata, e viceversa.
Tale aspetto produce delle conseguenze del tutto incompatibili
alla luce della nostra esperienza ordinaria, infatti, il grado
di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa si che
delle particelle (ad esempio una coppia elettrone-positrone),
possano emergere dal nulla per una frazione infinitesimale di
secondo (inferiore a 10-20 secondi), prima di svanire
nuovamente.
Dette conseguenze costituiscono più di una semplice ipotesi teorica o di un artificioso calcolo, poiché sono state verificate in esperimenti di laboratorio.
Approfondimenti:
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3)
Se due
particelle si fanno interagire per un certo periodo e
quindi vengono separate, quando si sollecita una delle due in
modo da modificarne lo stato, istantaneamente si
manifesta sulla seconda una analoga sollecitazione a
qualunque distanza si trovi rispetto alla prima.
Tale fenomeno è detto "Fenomeno dell'Entanglement".
Il fenomeno dell'entanglement
viola il «principio di località» per il quale ciò che
accade in un luogo NON può influire immediatamente su ciò che
accade in un altro.
Albert Einstein, pur avendo dato importanti contributi alla teoria quantistica, non accettò mai che una particella potesse influenzarne un'altra istantaneamente e pertanto cercò a lungo di dimostrare che la violazione della località fosse solo apparente, ma i suoi tentativi furono di volta in volta ribattuti dai suoi oppositori. Nel 1982 il fisico Alain Aspect, con una serie di sofisticati esperimenti dimostrò l'esistenza dell’entanglement e quindi l'inconsistenza della posizione di Einstein. Infine nell'Ottobre del 1998 il fenomeno dell’entanglement è stato definitivamente confermato dalla riuscita di un esperimento sul teletrasporto effettuato dall'Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, in California. |
Descrizione di un esperimento sul fenomeno dell'Entaglement
Due particelle vengono lanciate in direzioni
opposte. Se la particella A, durante il suo tragitto incontra
una carica magnetica che ne devia la direzione verso l’alto, la
particella B, invece di continuare la sua traiettoria in linea
retta, devia contemporaneamente la direzione assumendo un moto
contrario alla sua gemella.
Questo esperimento dimostra che:
1. le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni. 2. la comunicazione è istantanea.
Il
fisico Niels Bohr disse:
"Tra due particelle
[correlate] che si allontanano l'una all'altra nello spazio,
esiste una forma di azione-comunicazione permanente. [...]
Anche se due fotoni si trovassero su due diverse galassie
continuerebbero pur sempre a rimanere un unico ente ..."
Approfondimenti:
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La fisica
quantistica è ormai alla base di tutta la Scienza. Oggi,
infatti, le proprietà dei quanti non solo spiegano il mondo
atomico e subatomico ma altresì decifrano numerosi aspetti
relativi all'astrofisica e alla cosmologia e recentemente
interpretano anche molteplici fenomeni inerenti la biofisica,
la genetica e le neuroscienze.
Nonostante ciò,
malgrado
Questo
apparente disinteresse nei confronti della Fisica Quantistica
sembra sia dovuto non tanto alla difficoltà delle sue regole (che in
verità per essere ben comprese richiederebbero una buona
conoscenza della matematica) ma piuttosto alle sue
implicazioni ideologiche così destabilizzanti da scardinare le
fondamenta su cui poggiano tutti i concetti scientifici, filosofici
ed etico-religiosi del nostro sapere.
Fonte articolo: www.quantistica.altervista.org |
FISICA QUANTISTICA E DINTORNI
Si segnalano qui di
seguito, opportunamente raggruppati per una una più facile lettura,
alcuni link sulla Quantistica.
La Quantistica e le sue regole:
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Una introduzione alla
Meccanica Quantistica curata dal prof. Battiston
dell'Università di Perugia.
Non
e' richiesta nessuna preparazione scientifica ma solo una buona dose
di curiosità.
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Una presentazione dei
principi e delle implicazioni della teoria quantistica curata dal
fisico e filosofo Tiziano Cantalupi
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Sei filmati che illustrano le scoperte e le intuizioni che hanno condotto all'attuale modello atomico
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Quantistica, la nuova Scienza
(fogli in formato PDF)
Breve storia dei fondamenti della Meccanica Quantistica
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Ciò che l'osservatore farà
in futuro definisce ciò che accade nel passato?
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Libri e recensioni
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Articoli
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Quantistica: riflessioni e
implicazioni
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Siti sulla Quantistica
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La parola agli esperti
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Michel Bitbol
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