Nella storia scientifica dell’evento
della Tunguska è stato fatto entrare pure un grande personaggio, l’uomo
che inventò la luce elettrica, che costruì la prima stazione al mondo di
energia idroelettrica, che inventò la radio e tante altre
interessantissime cose. È stato pure lo scopritore dell’illuminazione a fluorescenza, della
sismologia e di una rete di comunicazione di dati su scala mondiale.
Nikola Tesla, uno scienziato che è senza dubbio lo sconosciuto eroe
della scienza del XX° secolo. La sua vita è stata una serie incredibile
di trionfi scientifici, seguiti da un’altrettanta inconcepibile serie di
personali disastri commerciali.
Era nato a Smiljan Lika, nell’attuale Croazia, nel 1856. Dopo i primi studi condotti a Lika e a Carlstadt sotto l’influenza della madre Georgina Mandic, anch’essa inventrice, come d’altra parte il padre, Tesla si trasferì all’Università di Graz dove studiò matematica e fisica, laureandosi nel 1877. Ebbe poi la volontà di studiare filosofia a Praga. Nel 1881 propose a Budapest la sua prima invenzione: il telefono ripetitore. Nel 1884 emigrò negli Stati Uniti. Dopo un periodo in cui collaborò con T.A. Edison nel suo laboratorio di Menlo Park, lo lasciò in seguito ad un litigio. Lavorò poi per G. Westinghouse che aveva fondato da poco la Westinghouse Electrical Company. Preferì però, dopo poco tempo, lavorare per conto proprio sviluppando tutta una serie d’importanti invenzioni. Una caratteristica generale di molte di queste era la fiducia che Tesla aveva per le correnti alternate, a differenza di quanto inizialmente pensava Edison. La dimostrazione della superiorità di tali correnti la pose in atto nel 1893 illuminando l’intera esposizione universale di Chicago. Anticipò di almeno due anni la telegrafia senza fili, senza però svilupparla. Il sistema delle correnti alternate fu prescelto da Tesla anche per il progetto dello sfruttamento energetico, ceduto alla Westinghouse, della Cascata del Niagara.
Le moltissime invenzioni hanno fatto di lui uno dei più prolifici e geniali inventori dell’ottocento e novecento. Le sue capacità creative erano straordinarie come pure la competenza tecnica era notevolissima. Aveva il solo difetto di non essere stato letteralmente in grado di realizzare e approfondire le sue innumerevoli idee. Quelle che seppe portare a termine ancora oggi lasciano sbalorditi. Ogni possibilità però di celebrare i risultati conseguiti in vita si perse nella confusione creata dalla sua morte, avvenuta a New York il 7 Gennaio 1943, in epoca di guerra.
Tutto il suo lavoro fu dichiarato "top secret" dalla FBI,
dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace. Egli
lasciò scritto: "Provo continuamente un senso di profonda e
inesplicabile soddisfazione nell’apprendere che il mio sistema polifase
viene usato in tutto il mondo per illuminare i momenti oscuri
dell’esistenza, per migliorare la qualità della vita; e che il mio
sistema senza fili, in tutte le sue essenziali caratteristiche, viene
utilizzato per rendere un servizio e per dare felicità alla gente in
ogni angolo del mondo".
È stato uno scienziato brillante, un profeta che leggeva realmente nel futuro, ma che il suo tempo non fu in grado di comprendere. Il risultato finale è stato che uno dei maggiori benefattori dell’umanità è stato dimenticato. Tesla morì come aveva vissuto: solo e nell’anonimato, destinato all’oblio per l’ordine top secret che proibiva di parlare dei suoi lavori.
È stato uno scienziato brillante, un profeta che leggeva realmente nel futuro, ma che il suo tempo non fu in grado di comprendere. Il risultato finale è stato che uno dei maggiori benefattori dell’umanità è stato dimenticato. Tesla morì come aveva vissuto: solo e nell’anonimato, destinato all’oblio per l’ordine top secret che proibiva di parlare dei suoi lavori.
Che cosa aveva potuto causare tutto questo? La rottura con Edison
indusse Tesla ad abbandonare la concezione tradizionale
dell’elettricità. Si trasferì a Colorado Springs, vicino a Denver,
cercando di realizzare una concezione nuova sull’elettricità: comunicare
in ogni parte del mondo non usando i fili. Secondo la sua teoria, la
terra stessa costituiva un conduttore naturale e poteva essere sfruttata
per far viaggiare le onde elettriche inviate da un trasmettitore
centrale. Tali onde sarebbero state raccolte da ricevitori posti ovunque
nel pianeta.
Dato che nessuno gli volle credere, nel 1899 Tesla costruì un
trasmettitore che poteva anche fungere da ricevitore. Con questa
struttura, piazzata sopra il suo laboratorio, sperava di inviare un’onda
elettrica vagante per poi riprenderla. Intuendo che una singola onda
avrebbe perso potenza nel trasferimento, pensò di fornire impulsi
elettrici successivi, creando così un pacchetto energetico continuo di
potenza crescente. A Colorado Springs tutti gli abitanti potevano
osservare l’enorme e strana antenna, alta 60 metri che terminava con un
globo di ferro. Molti sono stati i testimoni che videro accendersi 200
lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km di distanza. Un
esperimento particolare con quell’antenna resterà nella storia di questa
civiltà: un fulmine uscì dal globo di ferro in cima all’antenna, crebbe
di dimensioni fino a diventare un globo elettrico che mandava verso il
cielo lampi scoppiettanti di lunghezza almeno di 50 metri. La zona fu
pervasa da rombi di tuono e l’erba assunse il colore di un verde
brillante come se ci fosse fosforescenza. Il fatto più traumatico
sicuramente fu quello sopportato dagli abitanti, i quali, camminando
nelle strade, vedevano sprizzare scintille elettriche che dai loro piedi
finivano sul selciato. Dopo tanto spettacolo anche il finanziere J.P.
Morgan, convinto del genio inventivo di Tesla, investì ben 150.000
dollari nel progetto della trasmissione d’energia. Perciò Nikola Tesla
si trasferì a New York e cominciò la costruzione della prima torre per
le comunicazioni a Long Island: la Wardenclyffe. Questo avveniva nel
1900.
L’imponente torre Wardenclyffe, costruita da Tesla a Long Island.
Tre anni dopo, quando la Wardenclyffe fu completata, Tesla annunciò
un’altra delle sue scoperte: sarebbe bastato dare una potente energia ai
suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un
gigantesco portalampade. Bastava in pratica infilare un bastone
metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere
elettricità a volontà. Tesla era dell’opinione che per generare
l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici. Il
punto debole di tanta invenzione stava nel fatto che se il trasmettitore
avesse inviato, anziché su tutto il globo in maniera uniforme, una
forte quantità d’energia in un solo punto, allora si sarebbe verificata
una distruzione totale. Secondo i calcoli, con questo sistema si poteva
inviare tranquillamente un’energia pari ad una bomba nucleare da 10
megatoni. La storia ci ricorda che Tesla non ebbe mai la possibilità di
sperimentare la sua rivoluzionaria invenzione. Nel 1903 il sostenitore
Morgan ritirò il finanziamento. Sicuramente questo magnate americano
avrà pensato che un raggio della morte da 10 megatoni poteva anche andar
bene, ma fornire energia elettrica in forma illimitata e gratuita a
tutto il mondo era assolutamente impensabile. A quel punto Tesla fu
abbandonato da tutti. Sommerso dai debiti, dovette svendere il
laboratorio di Colorado Springs per pochi dollari, tanto che nel 1906
non ebbe più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti della
Wardenclyffe, che rimase vuota. Fu proprio in quel periodo che la vita
di Tesla iniziò a rivestirsi di mistero.
Quando il mondo cominciò la corsa agli armamenti, che poi sfocerà nella
prima guerra mondiale, Tesla cercò di portare acqua al suo "mulino"
proponendo un sistema di distruzione più potente. Si crede però che
siano state solo dicerie, appoggiate da un fatto insolito come la
sparizione della nave francese Jena che saltò in aria in circostanze
misteriose. È noto che Tesla rimase neutrale dinanzi a quest’esecrabile
gesto. Egli aveva dichiarato, in precedenza, che il suo trasmettitore
avrebbe potuto mandare "onde d’urto" d’intensità tale da causare
un’esplosione nella santabarbara di una nave da guerra e farla saltare
in aria. Il fatto poi che la Wardenclyffe, anche senza operatori,
potesse funzionare senza problemi ha fatto sì che ci fossero state, in
seguito, delle supposizioni su un suo impiego nel caso della Tunguska.
In pratica nel 1908 Tesla sembra che abbia detto: " Il mio non è un
sogno. Si possono realizzare impianti senza fili in grado di rendere
inabitabile qualsiasi zona della Terra, senza esporre la popolazione
d’altre parti a seri danni o avere inconvenienti collaterali."
Non ci sono certezze in merito, considerando poi che Tesla, nel
disperato tentativo di ottenere aiuti finanziari per la sua ricerca, si
sia lasciato andare a dichiarazioni del tutto particolari.
È risaputo però che fino al 1915 Tesla non ebbe nessun finanziatore che lo potesse aiutare, tanto che la Wardenclyffe fu rasa al suolo nel 1917. Un fatto singolare è che egli avesse l’abitudine il 10 Luglio d’ogni anno, giorno del suo compleanno, di fare rivelazioni clamorose sul futuro dell’elettricità. Erano dichiarazioni così sensazionali che il rito finì col diventare una cosa ridicola.
È risaputo però che fino al 1915 Tesla non ebbe nessun finanziatore che lo potesse aiutare, tanto che la Wardenclyffe fu rasa al suolo nel 1917. Un fatto singolare è che egli avesse l’abitudine il 10 Luglio d’ogni anno, giorno del suo compleanno, di fare rivelazioni clamorose sul futuro dell’elettricità. Erano dichiarazioni così sensazionali che il rito finì col diventare una cosa ridicola.
Nel 1935 cercò di coinvolgere di nuovo il magnate Morgan in un progetto
di difesa che impiegava raggi di particelle del tutto simili a quelle
che conosciamo oggi tramite i film di "Star Trek".
Quando Tesla morì, le sue invenzioni vennero requisite dal governo americano e, molto tempo dopo, restituite al nipote, tranne quelle sul raggio della morte.
Quando Tesla morì, le sue invenzioni vennero requisite dal governo americano e, molto tempo dopo, restituite al nipote, tranne quelle sul raggio della morte.
Il fatto che Tesla potesse aver effettivamente attivato la Wardenclyffe
Tower per determinare la devastazione della Tunguska, resta una
congettura di qualche autore che non tiene conto d’alcuni fatti assai
importanti. Ciò non toglie, ripeto, che Tesla non fosse potenzialmente
in condizione per effettuare una simile esperienza. Uno dei fatti
tecnici che egli doveva superare era la disponibilità di una potenza
energetica primaria per raggiungere i 30 megatoni finali. Non era
possibile poi eseguire un simile esperimento di nascosto e soprattutto
la centrale idroelettrica interessata non poteva essere assolutamente
una sola. Un esperimento di questo tipo a chi poteva servire? Forse al
Governo degli Stati Uniti? Un’altra incongruenza la ritroviamo nella
probabile traiettoria che l’ipotizzato bolide energetico avrebbe dovuto
compiere.
Presunta traiettoria del bolide che avrebbe colpito la Tunguska con
l’energia generata dalla Wardenclyffe Tower ed ideata dalla geniale
intuizione di Nikola Tesla.
Analizzando l’aspetto geometrico, essa doveva avere caratteristiche curvilinee e giungere da nord per colpire la zona disabitata della Tunguska: il contrario di quanto riferì la maggioranza dei testimoni dell’epoca.
Credo infine che, non avendo ancora oggi prove tangibili di una vera e propria sperimentazione in tal senso, sia abbastanza difficile stabilire se gli effetti possono essere comparati con quelli effettivi riscontrati nella taiga, con tutte le peculiarità dell’evento, esplosione compresa, nei termini già analizzati.
Analizzando l’aspetto geometrico, essa doveva avere caratteristiche curvilinee e giungere da nord per colpire la zona disabitata della Tunguska: il contrario di quanto riferì la maggioranza dei testimoni dell’epoca.
Credo infine che, non avendo ancora oggi prove tangibili di una vera e propria sperimentazione in tal senso, sia abbastanza difficile stabilire se gli effetti possono essere comparati con quelli effettivi riscontrati nella taiga, con tutte le peculiarità dell’evento, esplosione compresa, nei termini già analizzati.
Una cosa è certa però: l’invenzione di Nikola Tesla, conosciuta come la
trasmissione d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito applicata
ma non per scopi benefici. Tesla in proposito lasciò scritto: "Il
successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità
inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi
tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a
vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal
calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con
difficoltà a causa del gelo che s’impone."
Questo gelo è stato recentemente sciolto, purtroppo. Nell’evoluzione
tecnologica militare degli Stati Uniti da qualche anno è comparso il
progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il
Pentagono ci sta facendo credere che si tratti di un innocuo
esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla
ionosfera con probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi.
Nel 1987 il consulente dell’Atlantic
Richfield Corporation (ARCO), il
fisico Bernard J. Eastlund, applicò tutte le sue risorse intellettive
per riprendere il brevetto di Nikola Tesla della Wardenclyffe. Il nuovo
sistema è stato denominato: "Metodo ed apparecchiatura per l’alterazione
di una regione dell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre".
In verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti
giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava
cercando in Alaska.
Quando gli studi avevano raggiunto un certo successo, intervenne il
fisico nucleare Edward Teller (uno dei più accaniti scienziati USA, che
si è dedicato alla costruzione della bomba atomica e soprattutto di
quella all’idrogeno), che fece nascere nuove iniziative segrete, atte a
portare avanti il sistema militare di "Guerra Stellare". In breve tempo
l’Alaska si è trasformata nell’ultima frontiera di ricerca militare.
Le mastodontiche e numerose antenne dislocate a Gakona (Alaska), facenti parte del Progetto HAARP.
L’installazione principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata fatta per tre motivi fondamentali:
L’installazione principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata fatta per tre motivi fondamentali:
- La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta.
- La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo.
- La sua distanza dai centri urbani.
Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 360
antenne, alte 23 metri, capaci di trasmettere, con l’obiettivo di
migliorare le comunicazioni militari, un "raggio" d’energia ad alta
frequenza nella ionosfera. La ionosfera è quella parte di regione
atmosferica che inizia sui 50 Km d’altitudine e termina intorno agli 800
Km. Secondo le indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di
interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la logica
militare, abbattere missili ed aerei e qualche cosa d’altro.
Esistono oltre 400 brevetti collegati al progetto HAARP e la maggioranza
di questi sono progetti offensivi o per meglio dire sono armi
offensive. Rimane sempre la logica che sfrutta il sistema
d’irraggiamento a fascio d’energia, diretto dalla terra verso lo spazio.
Si può veicolare l’alta frequenza energetica in una zona dove è stata
istallata un’antenna ricevente, ma si può irradiare, oltre che nelle
zone militari, anche in centri urbani.
Naturalmente non è sfuggito agli
alti comandi militari l’utilizzo di una simile tecnologia per abbattere
oggetti volanti d’origine extraterrestre, se ciò fosse naturalmente
possibile. Pure gli scienziati sovietici si sono dedicati ad una simile
ricerca per oltre 25 anni, sino a quando il cambio politico e lo
smembramento dell’URSS hanno determinato un fortissimo indebolimento
economico, con conseguente privazione dei necessari sostegni finanziari
agli istituti d’investigazione.
Oltre alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate
in varie parti del pianeta. La prima si può localizzare in Arecibo
(Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso
(Norvegia), poi a Pine Bush in Australia ed infine a Steeplebush in
Inghilterra. Sicuramente si stanno costruendo altre installazioni del
genere nell’emisfero meridionale del pianeta.
Si è saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di
irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera. Questo è effettivamente lo
sviluppo negativo dell’invenzione di Tesla. Egli odiava la guerra e, a
tal proposito, dichiarò: "Non si può abolire la guerra mettendola fuori
legge. Non vi si può porre fine disarmando i forti. Ma si può fermarla
rendendo tutti i paesi in grado di difendersi. Ho appena scoperto una
nuova arma di difesa che, se verrà adottata, trasformerà completamente i
rapporti tra le nazioni. Le renderà tutte, grandi e piccole che siano,
invulnerabili a qualsiasi attacco proveniente dalla terra, dal mare o
dall’aria. Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per
fabbricare quest’arma, ma quando sarà completata, sarà possibile
distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km."
Nel 1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al
laser, affermando: "Questo strumento proietta particelle che possono
essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di
trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più forte di
quella ottenibile con qualsiasi altro raggio. Così una corrente più
sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore. E nulla
le può resistere."
A causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato un "raggio della morte". Egli immediatamente replicò: "L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente a che vedere con ciò che comunemente viene definito 'raggio della morte'."
A causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato un "raggio della morte". Egli immediatamente replicò: "L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente a che vedere con ciò che comunemente viene definito 'raggio della morte'."
Vorrei concludere su Nikola Tesla, uno dei più geniali uomini apparsi in
questo pianeta, con una sua frase emblematica che descrive la sua
natura di scienziato in maniera superlativa: "Il dono della forza della
ragione ci viene da Dio, dall’Essere Divino, e se concentriamo le nostre
menti su questa verità, stabiliamo un’armonia con questa grande forza.
Mia madre mi aveva insegnato a cercare ogni verità nella Bibbia. -
Nikola Tesla".
Documentario Video
Il Futuro Elettrico di Nikola Tesla - Discovery Channel
(WEB)
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