Questo straordinario oggetto fu
rinvenuto casualmente a bordo di un relitto vecchio piu di 2000 anni.
L'enorme imbarcazione greca trasportava principalmente statue in bronzo
e marmo ma dall'esame piu accurato di una delle pietre rinvenute tra i
resti, si scoprì che si trattava in realtà di un
meccanismo fortemente incrostato. Si trattava essenzialmente di un
sistema molto complesso di ruote dentate ricoperto di iscrizioni la cui
traduzione completa non è ancora stata pubblicata.
Dopo anni di studi approfonditi, il meccanismo risultò essere un antichissimo calcolatore per il calendario solare e lunare, le cui ruote dentate potevano riprodurre il rapporto di 254:19 necessario a ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole (la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari). L'estrema complessità del congegno era inoltre dovuta al fatto che tale rapporto veniva riprodotto tramite l'utilizzo di una ventina di ruote dentate e di un differenziale, un meccanismo che permetteva di ottenere una rotazione di velocità pari alla somma o alla differenza di due rotazioni date. Il suo scopo era quello di mostrare, oltre ai mesi lunari siderali, anche le lunazioni, ottenute dalla sottrazione del moto solare al moto lunare siderale.
Il “mistero” consiste nel fatto che, nell'80 a.C., simili apparecchi “non avrebbero dovuto esistere”: gli studiosi di cose antiche concordano infatti nell'affermare che in quel tempo la tecnologia non era in grado di produrre apparecchiature di tale precisione. Del resto non ne avrebbe prodotte per altri sedici secoli: nel meccanismo si trova appunto un ingranaggio differenziale, inventato (o reinventato) soltanto verso la fine del cinquecento.
Dopo anni di studi approfonditi, il meccanismo risultò essere un antichissimo calcolatore per il calendario solare e lunare, le cui ruote dentate potevano riprodurre il rapporto di 254:19 necessario a ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole (la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari). L'estrema complessità del congegno era inoltre dovuta al fatto che tale rapporto veniva riprodotto tramite l'utilizzo di una ventina di ruote dentate e di un differenziale, un meccanismo che permetteva di ottenere una rotazione di velocità pari alla somma o alla differenza di due rotazioni date. Il suo scopo era quello di mostrare, oltre ai mesi lunari siderali, anche le lunazioni, ottenute dalla sottrazione del moto solare al moto lunare siderale.
Il “mistero” consiste nel fatto che, nell'80 a.C., simili apparecchi “non avrebbero dovuto esistere”: gli studiosi di cose antiche concordano infatti nell'affermare che in quel tempo la tecnologia non era in grado di produrre apparecchiature di tale precisione. Del resto non ne avrebbe prodotte per altri sedici secoli: nel meccanismo si trova appunto un ingranaggio differenziale, inventato (o reinventato) soltanto verso la fine del cinquecento.
Come sostengono molte persone, l'esistenza di oggetti che sembrano "nel tempo sbagliato" (chiamati OOPART, ovvero Out Of Place Artifact, oggetto fuori luogo)
stimolano alcune considerazioni. O si ammette l'esistenza di conoscenze
“perdute” per qualche ragione ignota e poi riemerse -il che imporrebbe
una riscrittura della storia dell'umanità su basi molto diverse da
quelle comunemente accettate- o si deve riconoscere un altissimo grado
di fallibilità da parte della storiografia ufficiale. Il meccanismo di
Antikythera non può essere il parto di un unico genio che tenne le conoscenze tutte per se; di conseguenza
la civiltà greca doveva essere molto piu' evoluta di quello che abbiamo immaginato fino ad oggi. Trae quindi in inganno immaginare
il periodo antico come un continuo di crescita in tutti i campi, mentre
sembra che si possa piuttosto configurare una situazione in cui l'epoca
romana sia stata caratterizzata da una complessiva decadenza in ambito
scientifico e tecnologico. Anche la complessità dei
meccanismi usati non appare per la prima volta in questo oggetto, se si osserva che Erone
di Alessandria, vissuto nel I secolo d.C., conosce ed usa meccanismi ed
ingranaggi di precisione paragonabili a quelli usati nel XVIII secolo. Visto
sotto questa nuova luce, il Meccanismo di Antikythera appare quindi più
come una delle prove a favore di una diversa interpretazione
dell'evoluzione scientifica e tecnologica nel mondo antico, che come un
oggetto inspiegabile e fuori dal tempo.
(WEB)
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