Edward
Leedskalnin
La storia di quest'uomo e del suo inspiegabile castello ha davvero dell'incredibile. La sua follia d'amore, diventata poi una vera e propria magia, l'ha fatto conoscere al mondo intero!
Lui aveva 26 anni, veniva dalla Lettonia e si chiamava Edward Leedskalnin. Lei si chiamava Agnes Skuvst e aveva solo 16 anni. Era convinto che si sarebbero sposati perché per lei aveva deciso di costruire qualcosa di unico che il mondo intero avrebbe ammirato: un intero castello.
Ed
girò il mondo per trovare il luogo adatto alla costruzione di questa
meravigliosa opera, che decise di posizionare in Florida. Gli
interessa questa posizione geografica perché qui abbonda un
particolare tipo di roccia, bellissima ed estremamente pesante,
chiamata Coral Stone ovvero la pietra di corallo. Ne nascerà un
castello di pietra imponente nominato “Coral Castle”.
La
fase della costruzione è tutt'ora un mistero, in quanto sappiamo
solamente che per scolpire le rocce ha utilizzato mezzi decisamente
rudimentali, ottenendo precisioni incredibili e risultati
stupefacenti. Ma ciò che più lascia sbalorditi è il fatto che
senza nessun aiuto ha spostato questi enormi monoliti, come la porta
d'entrata al castello nominata “Nine Tons Gate” proprio perché
pesa ben nove tonnellate!
Ha
estratto e scolpito più di 1.100 tonnellate di roccia corallina ma
ancora nessuno tra scienziati ed ingegneri che hanno studiato e
studiano il Coral Castle è riuscito a dare una spiegazione fisica
sul metodo di costruzione usato da Leedskalnin; l’unica
affermazione sul metodo di costruzione proviene dal costruttore
stesso il quale affermò misteriosamente: “Ho scoperto i segreti
delle piramidi. Ho trovato come gli egizi e gli antichi costruttori
in Perù, Yucatan e Asia, unicamente con attrezzi primitivi,
trasportarono ed eressero blocchi di pietra pesanti parecchie
tonnellate.”
Il
Nine Tons Gate ad esempio è costituito da un unico blocco di pietra
corallina largo 2 metri, alto 2 metri e 30 cm, profondo circa mezzo
metro e dal peso approssimativo di appunto 9 tonnellate. Questo
incredibile monolito dista dalle pareti del castello esattamente 6 mm
da ambo i lati. Molti ingegneri e scienziati si sono recati sul luogo
studiare come Ed abbia potuto trovare il baricentro esatto
dell’enorme blocco di pietra il quale è talmente ben equilibrato
nel suo asse che anche un bimbo lo avrebbe potuto aprire con la
semplice pressione del suo dito. Nel 1986 un gruppo di ingegneri e di
scienziati rimossero il portale per compiere degli studi su di esso:
per rimuoverlo furono utilizzati 6 uomini ed una gru da 50
tonnellate. Rimosso il portale fu scoperto che Ed centrò e bilanciò
il pezzo di roccia da 9 tonnellate perforando perfettamente dall’alto
al basso i 2,30 metri di roccia facendo passare attraverso di esso
un’asta di ferro che poggiava su di un vecchio cuscinetto da
camion. In questo modo il portale poteva aprirsi ruotando sul proprio
asse, ma oggi solo un perforatore ad alta velocità laser-controllato
potrebbe fare lo stesso lavoro! Eppure il portale montato da Ed
ruotava per ore anche con la semplice spinta della mano di un
bambino. Ma una volta restaurato con nuovi cuscinetti e meccanica,
gli ingegneri si accorsero con sconcerto che restava bloccato e non
furono più in grado di bilanciarlo come fece Ed!
Come
si sposta una pietra da sei tonnellate? E una da 9? E una da 28, alta 8
metri? Poteva bastare l'argano costruito da Ed con tre pali del
telefono?
Nessuno però ha mai visto lavorare Ed: ha costruito
tutto questo castello pesantissimo senza nessun aiutante, lavorando, da
solo, da mezzanotte all'alba. Tra le cose che ha usato per
l'edificazione della sua reggia, ci colpiscono alcuni oggetti strani:
bottiglie avvolte da filo di rame, e sintonizzatori radio. Come ha
fatto a tagliare e a spostare queste pietre da solo?E perché non voleva che nessuno lo vedesse? Una delle poche immagini
di Ed, lo mostra accanto ad un tripode realizzato con un semplice
sistema di carrucole e pali di legno. Secondo molti non poteva
bastare a spostare i suoi monoliti. Non con la semplice meccanica
dell'argano. Doveva servire a qualcos'altro: il segreto era in una
scatola montata in alto...
Giunti
all’interno del castello si può notare, sulla destra, un’imponente
torre quadrata provvista di scalini esterni che portano all’unico
ingresso della torre posto quasi alla sommità di essa. All’interno
della torre si può vedere l’abitazione vera e propria di
Leedskalnin. Al centro della stanza è collocata una branda di cuoio
e tutto attorno, per terra e appesi alle pareti, si possono trovare
utensili da lavoro come martelli, scalpelli, corde. Questa enorme
struttura è composta da circa 243 tonnellate di roccia intagliata in
giganteschi blocchi di pietra corallina pesanti dalle 4 alle 9
tonnellate ciascuno. Solo il tetto della torre è costituito di una
trentina di blocchi ognuno da una tonnellata. Lampade ad olio e pozzi
d’acqua fresca fornivano tutto il necessario per vivere in questa
straordinaria struttura. Scendendo dalla torre, tornando al cortile,
si può notare un piccolo altare che poggia sulla parete a sud. Esso
è costituito da due blocchi di pietra corallina e il suo significato
è un mistero.
Osservando
meglio il castello si possono notare molte sculture rappresentanti
lune, soli e pianeti del sistema solare tutti orientati a precise
fenomenologie planetarie. Inoltre, accanto alle mura del castello, si
può ammirare un enorme monolito alto 7,5 metri e dal peso di 30
tonnellate. Quasi alla sommità dell’enorme blocco di pietra si
trova un foro che lo trapassa da parte a parte e all’interno del
suddetto foro si possono intravedere due aste di ferro che si
incrociano perfettamente al centro di esso quasi a rappresentare un
mirino. Questo “mirino” centra esattamente la stella polare.
Questo rudimentale utensile astronomico chiamato appunto “Polaris
Telescope” aiutò Ed a tracciare un diagramma raffigurante il
percorso della Terra attorno al Sole e gli permise di costruire una
meridiana molto precisa. Essa è perfettamente calibrata al solstizio
d’inverno e al solstizio d’estate rispettivamente il 21 dicembre
e il 21 giugno. E' stata costruita in modo da poter segnare l’ora
compresa tra le 9 del mattino e le 16 ovvero l’arco di tempo in
cui, a detta del costruttore, un uomo dovesse lavorare. La precisione
della meridiana è stupefacente: la larghezza di un pollice umano
rappresentava 5 minuti con uno scarto di errore massimo di 1 minuto.
Accanto
alla meridiana si può osservare un fontana chiamata “Moon
Fountain” proprio per la sua particolare composizione. Essa infatti
è scolpita in tre pezzi di roccia corallina dei quali quello più a
sinistra rappresenta il primo quarto di luna mentre quello a destra
della fontana rappresenta l’ultimo quarto. La luna piena è
rappresentata dalla fontana stessa dal peso approssimativo di 23
tonnellate. I quarti di luna invece ne pesano 18 ciascuno. Ed usò la
fontana come stagno per i pesci in cui si potevano trovare, oltre ad
essi, anche varie piante come i giacinti d’acqua, sicuro che i
visitatori si sarebbero fermati ad osservarlo. La pietra corallina è
una roccia molto porosa per cui Ed fu costretto a “rinforzare” la
fontana con del cemento. Al centro della fontana Ed pose una stella a
sei punte e alimentò il flusso d’acqua con una vecchia pompa
situata dietro la fontana. Oggi la fontana è usata come pozzo dei
desideri e il denaro raccolto in questo modo è devoluto in
beneficenza. Sulla
parete a nord poi sono raffigurati i pianeti di Saturno e di Marte.
Quest’ultimo è costruito accanto ad una pianta di Palmetto che sta
a significare la credenza da parte dell’autore all’esistenza di
vita sul Pianeta Rosso.
Rimanendo
sempre nel versante nord del complesso, si può ammirare l’imponente
obelisco in cui Ed scolpì le date più importanti della costruzione
come la data di inizio dei lavori e la data dello spostamento
dell’intero complesso da Florida City a Homestead e la propria data
e luogo di nascita. In cima all’obelisco grande quanto il più
imponente obelisco di Stonehenge, Ed scolpì un buco con la forma
della stella della Lettonia suo paese natale. Questo obelisco alto
più di 8 metri e dal peso di 30 tonnellate è piantato saldamente al
suolo in un buco di quasi 2 metri di profondità.
Il
lato romantico di Ed è messo in evidenza dal tavolo chiamato “Feast
of Love”. Esso è un tavolo a forma di cuore dal peso di circa 2
tonnellate. Sempre pratico anche nel romanticismo Ed pensò che
mantenere a lungo dei fiori al centro del tavolo fosse un’impresa
ardua. Risolse il problema ponendo al centro del tavolo un vaso di
Ixora. Questa pianta messa dalle sapienti mani di Leedskalnin restò
al suo posto, viva e vegeta per oltre 50 anni. Un
altro famoso tavolo di Ed, il “Florida State Table” lungo 6 metri
e circondato da 10 sedie, fu scolpito nell’esatta forma e
proporzioni dello Stato della florida. Scolpito nell’angolo
sud-orientale del tavolo c’e un bacino colmo d’acqua che
rappresenta il lago Okeechobee. Esso poteva essere usato come boccia
per le dita, bagno degli uccelli o boccia per il punch.
Flotte
di ingegneri edili e di scienziati vengono attratti ogni anno dal
Coral Castle per cercare di capire in che modo sia stata costruita
quest’opera apparentemente impossibile. Ad esempio a metà degli
anni settanta un gruppo di ricercatori vollero provare ad imitare
Leedskalnin. Scolpirono e scavarono un blocco di pietra corallina dal
peso di 30 tonnellate equivalente al grande obelisco all’interno
del castello. Per trasportare il blocco si servirono di un bulldozer:
il mezzo non riuscì nemmeno a sollevarlo!
Molti
sostengono che Ed sia venuto a conoscenza in qualche modo di
particolari tecniche che sfruttano energie tuttora sconosciute o poco
considerate, come ad esempio la griglia energetica terrestre, che
sembra secondo alcuni ricercatori trovare un nodo molto intenso
proprio nel luogo in cui Ed eresse il castello, come sono posizionate
in questi nodi anche importanti strutture tra le quali le piramidi.
Chi segue questa teoria della griglia energetica suppone che il
costruttore del castello inizialmente sbagliò i calcoli
posizionandolo in Florida City, mentre accortosi dell'errore decise
di spostarlo di ben 16km ad Homestead. Altri sostengono che abbia
spostato il castello solamente per sfuggire all'urbanizzazione della
città. Questa cosa rende ancora più misteriosa l'opera, per il
fatto che oltre le difficoltà della costruzione stessa è stato
inoltre capace di spostarlo pietra dopo pietra utilizzando semplicemente un vecchio camion!
Approfondendo
la teoria della griglia energetica, per sfruttare questa energia Ed
doveva costruire necessariamente il castello con quel particolare
tipo di roccia e rispettando particolari forme: questi prerequisiti
ricordano molto le formule teoriche e gli esperimenti compiuti
sull’energia delle piramidi a metà degli anni settanta dove gli
angoli di incidenza (varianti di 15,2 gradi) e i materiali con cui
erano costituite -granito cristallino e calcare, composizione simile
alla coral stone- ne determinavano il successo. Nel libro “Using
Pyramid Power” lo scrittore James Wyckoff scrive: “Gli antichi
egizi sapevano che la forma e l’angolo delle piramidi contenevano
una mistica forza energetica”.
Ipotizzando
che la testimonianza dei ragazzini che videro Leedskalnin in azione
sia vera, ovvero che videro blocchi di pietra corallina “fluttuare
in aria come aerostati”, si potrebbe considerare il fatto che egli
abbia veramente riscoperto le antiche tecniche di costruzione perse
durante i secoli le quali sfrutterebbero le energie gravitazionali
terrestri.
Nella
seconda metà dell’ottocento John Worrel Keely, inventò una serie
di macchine per sollevare in aria gli oggetti e disintegrare la
pietra. Keely utilizzava il suono prodotto da strumenti musicali e
propagato attraverso un filo metallico. Molti i testimoni dei suoi
esperimenti: da Jules Verne a Thomas Edison, tanto da spingere i
grandi finanzieri dell’epoca a costituire un’azienda, la Motor
Keely, impegnando ben cinque milioni di dollari nell’impresa. Keely
rifiutò però di rivelare la natura della forza “eterea”
utilizzata e il conflitto con i finanziatori, lo spinse, in preda
all’ira, a distruggere parte di quanto aveva scoperto e creato.
Morì povero e dimenticato.
Madame
Blawatsky però gli riservò un intero capitolo del suo diario:
sosteneva che al signor Keely era stato concesso il permesso di
oltrepassare un limite, che aveva inconsciamente scoperto la
terribile forza siderale atlantidea, chiamata Miscela o Mash Mak. Una
forza talmente distruttiva che in possesso di un moderno Attila
ridurrebbe l’Europa al suo caotico primitivo stato in pochi giorni
e senza testimoni in vita.
Sarà
solo un caso, ma i vicini di Ed affermavano proprio di sentire un
suono continuo durante le notti in cui lavorava: come una vibrazione
molto molto bassa…
Testimoni
oculari raccontano di aver conosciuto monaci tibetani in grado di
sollevare e frantumare enormi blocchi di pietra, utilizzando il suono
prodotto dai tamburi e dalle loro caratteristiche trombe lunghe tre
metri. Parlano della leggendaria Levitazione Sonica. In tempi recenti
è stato dimostrato che è possibile sollevare piccole pietre
utilizzando vibrazioni sonore. A tal proposito Cathe asserisce che
“in certe posizioni nel globo ci sono località dove le forze di
gravità possono essere manipolate dalle applicazioni di certe
armonie geometriche. Dove queste condizioni geometriche esistono, è
evidentemente possibile per persone che hanno conoscenza nell’uso
delle forze gravitazionali, costruire enormi edifici di materiale
voluminoso. Stonehenge, le antiche piramidi, il tempio di Baalbek e
pure le piramidi in centro e sud America furono il risultato di una
combinazione di conoscenze ed anomalie gravitazionali. Coral Castle,
credo occupi una di queste posizioni.”
Pochi
anni fa alcuni studiosi sono finalmente riusciti a rintracciare la
“Sweet Sixteen”, trasferitasi in Olanda e ormai ottantatreenne.
Dopo avergli a lungo parlato della meravigliosa opera di Ed e del suo
amore ed averla invitata a visitare la meravigliosa costruzione lei
rispose: “No grazie, non mi interessa”.
La
storia di Coral Castle si chiude con un’ultima beffa del destino.
Superati i 60 anni, Ed aveva dato segni di voler rivelare il segreto
della sua costruzione. Sembra che avesse addirittura invitato alcuni
amici stretti per il racconto finale. Era il 7 novembre del 1951. Ed
andò a farsi controllare un piccolo dolore al Jackson Memorial
Hospital. All’entrata del castello lasciò un cartello per gli
amici con scritto: “Right Back”, torno subito. Ma Ed non torno né
subito né mai più. Quel dolorino era un male al fegato che lo portò
via per sempre, insieme al segreto del Castello di Corallo…
Fu trovata solamente questa misteriosa ed intrigante incisione sotto il suo letto:
"THE SECRET TO THE UNIVERSE IS 7129 / 6105195".
Oggi
il Coral Castle attira turisti e curiosi da ogni parte del mondo
rivelandosi come una delle opere architettoniche più straordinarie e
misteriose del XX secolo.
(WEB)
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