Vedremo quali sono i 9 Arcangeli che presiedono all’attività dei 9 Cori Angelici secondo la Cabala ebraica: in questa sezione approfondiremo la loro funzione e il legame col nostro mondo, accennando anche al decimo Arcangelo preposto alla sfera energetica della Terra, Sandalphon. In realtà, nel pensiero comune, 3 sono gli Arcangeli a cui è dedicata la maggior parte delle invocazioni e che quindi risultano collegati a molte funzioni diverse: Michele, Gabriele e Raffaele. Il motivo di questa predilezione è dovuto in gran parte al fatto che la Chiesa ci indica solo i tre nomi esplicitamente citati nell’Antico e Nuovo Testamento.
Iniziamo dunque a parlare dei 3 Arcangeli più noti attraverso la ricerca di
Giuditta Dembech che ha attinto da diverse tradizioni (vedi anche Angeli
e Astri).
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Ulteriori collegamenti in
Angeli
e Bibbia - Invocare
- Angeli e luoghi
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Michael
La predilezione degli umani nei confronti di Michael, divenuto per tutti San Michele Arcangelo, è dovuta al fatto che gli viene attribuito uno dei compiti più importanti: quello della lotta contro le Forze del Male. Per questo, è familiarmente raffigurato con la corazza e la spada di un guerriero nell’atto di calpestare e dunque sconfiggere Satana, rappresentato sotto forma di serpe o drago.
La sua spada fiammeggiante, naturalmente, ha valore simbolico: con essa, non solo trafigge il drago ma squarcia il buio, sconfigge le tenebre e riporta ai suoi protetti il conforto della Luce. Egli è dunque il protettore dalle insidie che provengono dalle forze oscure, è la roccaforte della Luce, il baluardo nei confronti delle tenebre. Il suo è il ruolo centrale di capo delle armate Celesti, il vincitore della Bestia, il vincitore per eccellenza di tutte le battaglie.
Questo suo aspetto di guerriero vittorioso ed invulnerabile gli assicurerà il grande favore da parte di tutti gli eserciti, dei soldati e dei regnanti di tutte le epoche. Infatti, già nel 313 l’imperatore Costantino gli tributa un intenso culto. Personaggio piuttosto dubbio, Costantino fu un feroce massacratore di Cristiani; si ravvide dopo aver avuto una grande visione. Una croce fiammeggiante gli apparve in cielo con una scritta: "In hoc signo vinces", (con questo segno vincerai). Stava infatti per scendere in battaglia contro l’esercito dell’imperatore Massenzio: la tradizione vuole che ciò accadesse alle pendici del monte Musinè. Dimenticando l’odio con cui ha martorizzato tanti cristiani proprio in nome di quella croce, decide di accettare il consiglio del cielo. Fa contrassegnare con la croce tutte le armi, i carri e gli stendardi e, com’era prevedibile, vincerà la battaglia. Toccato nel vivo, Costantino ordina immediatamente che cessino le persecuzioni contro i cristiani, viene catechizzato e fa costruire, tra l’altro, un grande santuario a Costantinopoli tutto dedicato all’Arcangelo, il Micheleion, ponendo la città sotto alla sua celeste protezione. In seguito, furono ben quindici le chiese della città costruite in onore di Michele. Dal mondo bizantino, il culto dell’Arcangelo Michele dilaga rapidamente ovunque, diffuso soprattutto dalla popolarità che gode fra i soldati.
Nel 490 in Italia inizia una serie di eventi miracolosi nel Gargano che culminerà con l’apparizione dell’Arcangelo all’arcivescovo Lorenzo di Siponto. Chiede che gli venga costruito un santuario in una grotta inaccessibile. E’ molto esplicito:
Io sono l’Arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta; io stesso ne sono il vigile custode… Là dove si spalanca la roccia i peccati degli uomini verranno perdonati… Quello che qui verrà chiesto con la preghiera, qui verrà esaudito.
Ma l’impresa è ardua, quella caverna è collocata in una posizione veramente impossibile per costruirci dentro. Il vescovo temporeggia, l’Angelo no. Tre anni dopo, Michele torna a riapparire, insiste. Avvisa che quel luogo è stato consacrato da lui stesso, che i culti possono iniziare senza aspettare oltre. Monsignore si reca nella grotta e, con suo grande stupore, trova un altare di marmo già pronto, ricoperto da un velo rosso "disceso dal cielo". Sul blocco di marmo è impressa l’orma dei piedi dell’Angelo. Il luogo viene denominato "la Celeste Basilica" e i culti iniziano immediatamente. A tutt’oggi Monte sant’Angelo sul Gargano è meta di continui pellegrinaggi, dettati da una grandissima devozione.
Altre grotte saranno consacrate dall’Arcangelo, altre basiliche saranno costruite in suo nome e altri potenti lo invocheranno a protezione dei propri regni o nelle battaglie: Michael giunge dunque fino a noi conservando intatte le sue prerogative di Principe delle Milizie Celesti, Guerriero e Difensore della Luce.
Gabriel
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L’Arcangelo
Gabriele ha sempre avuto nell’ambito delle Sacre Scritture, compreso il
Corano, il compito di annunciatore, messaggero, divulgatore della Parola di
Dio nei confronti dell’umanità; egli si manifesta in prevalenza per
annunciare l’incarnazione e la nascita di fanciulli molto speciali… Il suo
ruolo è particolarmente legato alla sfera della maternità. Le nascite
annunciate da Gabriele non sono mai comuni, avverranno sempre in un ambito di
prodigio, e i bambini che nasceranno avranno dinanzi a sé un grande compito
da svolgere.
Gabriel appare ad Abramo per annunciargli che sua moglie Sara, ormai avanti negli anni e ritenuta sterile, gli darà il figlio che ha atteso invano per tutta la sua giovinezza e che, da questo figlio, nascerà un popolo eletto. Gabriele torna sulla Terra secoli dopo, per annunciare ad una giovane vergine la nascita di un figlio che avrà nome Gesù, una nascita destinata a cambiare la storia dell’umanità, attesa e profetizzata da tutte le Sacre Scritture dei secoli precedenti. Nello stesso periodo, Gabriele appare a Zaccaria, sacerdote del Tempio e marito di Elisabetta, cugina di Maria. Anche Elisabetta è avanti negli anni e sterile ed anche Zaccaria, pur avendo visto coi suoi occhi l’Angelo, stenta a credere a questa paternità annunciata.
Oltre al ruolo di annunciatore, Gabriele pare avere anche un compito importante nella protezione dei fanciulli "speciali" che ha accompagnato dal cielo al ventre delle madri. Ferma la mano di Abramo che sta per sacrificare il piccolo Isacco. Fa sgorgare l’acqua per dissetare il piccolo Ismaele nel deserto. Avvisa Giuseppe di levarsi e fuggire col bambino perché Erode lo cerca per ucciderlo.
Da tutto questo, Gabriele può essere ben definito come il custode della creatività espressa in tutti i campi dello scibile: è colui che apre la mente dell’uomo alla comprensione del genio e della bellezza, colui che fa appunto "concepire" le idee, poiché a lui attiene tutto quanto concerne il concepimento, sia sui piani fisici che su quelli puramente astratti. Gabriel, dunque, agendo attraverso le Legioni dei suoi Angeli, estende il suo dominio su tutto quanto concerne la creazione fisica e spirituale di un nuovo Essere, accompagnandolo lungo il viaggio verso l’incarnazione.
Gabriel appare ad Abramo per annunciargli che sua moglie Sara, ormai avanti negli anni e ritenuta sterile, gli darà il figlio che ha atteso invano per tutta la sua giovinezza e che, da questo figlio, nascerà un popolo eletto. Gabriele torna sulla Terra secoli dopo, per annunciare ad una giovane vergine la nascita di un figlio che avrà nome Gesù, una nascita destinata a cambiare la storia dell’umanità, attesa e profetizzata da tutte le Sacre Scritture dei secoli precedenti. Nello stesso periodo, Gabriele appare a Zaccaria, sacerdote del Tempio e marito di Elisabetta, cugina di Maria. Anche Elisabetta è avanti negli anni e sterile ed anche Zaccaria, pur avendo visto coi suoi occhi l’Angelo, stenta a credere a questa paternità annunciata.
Oltre al ruolo di annunciatore, Gabriele pare avere anche un compito importante nella protezione dei fanciulli "speciali" che ha accompagnato dal cielo al ventre delle madri. Ferma la mano di Abramo che sta per sacrificare il piccolo Isacco. Fa sgorgare l’acqua per dissetare il piccolo Ismaele nel deserto. Avvisa Giuseppe di levarsi e fuggire col bambino perché Erode lo cerca per ucciderlo.
Da tutto questo, Gabriele può essere ben definito come il custode della creatività espressa in tutti i campi dello scibile: è colui che apre la mente dell’uomo alla comprensione del genio e della bellezza, colui che fa appunto "concepire" le idee, poiché a lui attiene tutto quanto concerne il concepimento, sia sui piani fisici che su quelli puramente astratti. Gabriel, dunque, agendo attraverso le Legioni dei suoi Angeli, estende il suo dominio su tutto quanto concerne la creazione fisica e spirituale di un nuovo Essere, accompagnandolo lungo il viaggio verso l’incarnazione.
Raphael
E’ l’Arcangelo che fin dai tempi più antichi ha in custodia la facoltà di guarire. In tempi moderni il suo dominio si è esteso sulla medicina, la farmacologia, la chimica. E’ quindi l’Arcangelo ispiratore della scienza applicata all’uomo, soprattutto della ricerca scientifica; colui che fa scendere, attraverso le sue Legioni, idee ed intuizioni nella mente degli individui predisposti.
L’Antico Testamento parla di Raffaele quando, camuffato come un qualunque essere umano, appare al giovane Tobia e lo accompagna e protegge in un viaggio lungo e pieno di pericoli. Il padre di Tobia è cieco, strada facendo Raffaele (che ha dichiarato di chiamarsi Azaria) dà istruzioni precise al giovane sulla preparazione di un particolare farmaco estratto dalle interiora di un pesce: Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato, mettili in disparte; getta via invece gli intestini. Tobia non ha conoscenze terapeutiche ed interroga il "forestiero" sull’utilità di conservare queste parti non certo nobili. L’Angelo sa ciò che sarebbe accaduto nel futuro e così gli risponde: Quanto al cuore ed al fegato ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna. Il fiele invece serve per spalmarlo sugli occhi di un affetto da albugine. Si soffia su quelle macchie e gli occhi guariscono. (Tb 6, 4)
Il viaggio è ancora lungo, l’Angelo conosce cose che per il ragazzo sono nascoste. Tobia non sa che sposerà una fanciulla in una città lontana. Una fanciulla perseguitata dal demone Asmodeus che ha ucciso i suoi sette mariti prima che potessero anche solo sfiorarla. Quando si realizzeranno i progetti divini, la notte delle nozze Tobia teme di essere ucciso come gli altri, ma i suffumigi suggeriti dal misterioso accompagnatore libereranno la sua sposa: L’odore respinse il demonio che fuggì nelle regioni dell’alto Egitto. Raffaele vi si recò all’istante e in quel luogo lo incatenò in ceppi (Tb 8, 3). Tornato a casa con la sposa, Tobia spalma l’unguento ottenuto dal pesce sugli occhi del padre, soffia come lo ha istruito l’Angelo, e il vecchio riacquista la vista.
Sarà questo antefatto a consacrare Raphael come nume tutelare della medicina; con qualunque nome egli venga da sempre chiamato (sia esso Mercurio per i romani, Hermes per i greci, Thot per gli egiziani) il suo compito è quello di dispensare l’energia risanante e la sua risposta ha come unica condizione la nostra invocazione e la nostra richiesta di aiuto.
La
tradizione ebraica
Contrariamente
a quella cristiana, la tradizione ebraica ha dedicato studi
approfonditi per
estrapolare i nomi segreti degli Angeli dai versetti delle Sacre
Scritture. Nel "Pentateuco", la serie dei cinque libri di Mosè,
sarebbero
nascoste le indicazioni dei nomi segreti. Fu proprio Yahvè a chiedere
di
osservare attentamente: Io mando il mio Angelo innanzi a voi, osservatelo
poiché egli porta il mio nome. Rigorosi esecutori della Parola Divina, i
Rabbini hanno esaminato i 3 versetti (ciascuno composto da 72 lettere) del
capitolo 14 dell’Esodo, e per esattezza i capitoli 19, 20 e 21, traendo da
essi i 72 nomi angelici.
Vedi Nomi in ebraico degli Angeli.
Vedi Nomi in ebraico degli Angeli.
Ma la tradizione cristiana non ha accettato alcun nome che non fosse
esplicitamente, e non "occultamente", rivelato nelle Scritture.
Quando altri nomi sono stati introdotti nei rituali sono subito insorti
problemi con le gerarchie ecclesiastiche. Nella sezione Angeli
e Astri è trattato il "caso" dei 7 Angeli planetari, anticamente venerati
e conosciuti anche con diversi nomi: "i 7 Reggitori del mondo",
"le 7 Luci Ardenti", "i 7 Occhi del Signore", "i 7
Troni".
Qui ricorderemo solo le "disavventure" dell’Arcangelo chiamato
Uriel.
Uriel
Nel 745
papa Zaccaria, in un Sinodo diocesano, condannò e sospese l’Arcivescovo
Adalberto di Magdeburgo; accusato di compiere opere di magia tramite
l’invocazione di Angeli, sarebbe stato aiutato da Uriel per produrre grandi
fenomeni. Il motivo della condanna risiedeva in una preghiera
"miracolosa", composta da Adalberto, che, accanto ai nomi già noti
di Michael, Gabriel, Raphael e Uriel, includeva nomi di Angeli
"sospetti": Raguel, Tubuel, Ineas, Tubuas, Sabaoc, Siniel. Negli
atti del Sinodo si ribadisce che nelle Sacre Scritture sono resi noti soltanto
tre nomi di Angeli…dunque si ritiene che gli altri Angeli invocati nella
preghiera di Adalberto fossero autentici demoni. Le preghiere da lui composte
furono accuratamente cancellate e Uriel fu fatto oggetto di una attenta
inquisizione. Alla fine, la Chiesa decise che esistevano due Uriel: uno
era l’immacolato compagno di Adamo di prima e dopo la caduta, l’altro era
un demone perfido che aveva acconsentito alle richieste del vescovo-mago
Adalberto.
I
Nomi degli Arcangeli
Ritornando
a noi, è dunque facile comprendere che per giungere alla conoscenza dei nomi
angelici è necessario addentrarsi nella sacra scienza dei Rabbini: nessuna
scrittura ufficialmente accettata dal Cristianesimo ci ha infatti tramandato
quei nomi. E teniamo presente che il culto degli Angeli è iniziato nelle
Sinagoghe per poi passare al Cristianesimo. Riportiamo quindi di seguito i
nomi e le funzioni dei 9 Arcangeli che presiedono all’attività dei 9 Cori
Angelici. I testi derivano dall'angelologo Haziel e sono il frutto dello
studio sui libri della cultura ebraica, in particolare sulla Cabala che può
essere definita come la dottrina esoterica ebraica.
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INTRODUZIONE
AI MONDI ARCANGELICI
L’area
di attività degli Angeli e degli Arcangeli è il Mondo Etereo: esso è
formato dal riflesso delle Sfere Superiori e, in tal modo, ha la possibilità
di fungere da punto di congiunzione fra la nostra Terra in senso fisico
e i Mondi Spirituali. La Sfera Eterea rappresenta, per così dire, il cordone
ombelicale che ci unisce ai Mondi di Lassù, e per suo tramite tutte le regioni
attive sulla Terra (quelle del Mondo Astrale o del Desiderio e quelle del
Mondo Mentale) trasmettono le loro correnti.I vari Cori degli Angeli risiedono nel Mondo Astrale e gli Arcangeli hanno la loro sede nel Mondo Mentale. Il Corpo più basso di un Angelo è il Corpo Etereo, detto Corpo Vitale, mentre il Corpo più basso di un Arcangelo è il Corpo del Desiderio, detto Corpo Astrale. Gli Angeli operano dunque ad un livello più "vicino" rispetto al livello fisico umano. Tale è il motivo per cui gli Arcangeli sono costretti a fare ricorso ai loro Angeli per agire interiormente sugli umani, sebbene abbiano la possibilità di influire direttamente sulle circostanze che si producono intorno a noi (le circostanze esteriori altro non sono che l’esteriorizzazione delle circostanze interiori). D’altro canto, a mano a mano che il nostro Corpo Vitale acquista maggior compattezza strutturale, gli Arcangeli svolgono opera crescente, sia tramite gli Angeli, sia intervenendo in modo diretto per avvolgerci in circostanze favorevoli alla nostra evoluzione.
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METATRON
POTENZA
DELLE POTENZE
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI SERAFINI
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Metatron è l’inviato speciale della Divinità per
tutte le questioni che attengono al nostro Mondo: egli determina l’unione
fra Desiderio e Ragione, allo scopo di proiettare le realtà astratte dai
Mondi Superni ai Mondi Inferiori. In altri termini, Metatron accorda alla
nostra mentalità e sensibilità il potere di recepire chiaramente ciò esiste
nei Mondi dello Spirito sotto forma di possibili creazioni, così che per noi
la Creazione diventa un insieme coerente. Quest’Arcangelo ci offre la
conoscenza; ci rivela l’obiettivo, il fine, i progetti della Divinità. Per
mezzo dell’intelletto e dei sentimenti, la sua energia ci svela il motivo
per cui le cose sono come sono. Grazie a lui, possiamo conoscere il futuro, il
nostro avvenire: infatti l’energia gestita da Metatron rivela la visione del
Piano completo della Creazione, un insieme di particolari che non sono ancora
stati realizzati. Grazie a questa visione, ci è dato di capire perché sia
utile adottare una determinata linea di comportamento, e parimenti il fine
delle Leggi Cosmiche.
Metatron è colui che infonde la Volontà. Si può dire che egli si situi al sommo di una torre dalla quale è possibile osservare tutto ciò che si svolge in basso: ogni nostra domanda rivolta a lui avrà una risposta pienamente captata dalla nostra mente e totalmente compresa dai nostri sentimenti. Pertanto Metatron non ci fa vedere quello che ci spiega. Non è compito suo suscitare la chiaroveggenza poiché noi non siamo in grado di recepire in una sola immagine il progressivo sviluppo di un processo cosmico.
Metatron è colui che infonde la Volontà. Si può dire che egli si situi al sommo di una torre dalla quale è possibile osservare tutto ciò che si svolge in basso: ogni nostra domanda rivolta a lui avrà una risposta pienamente captata dalla nostra mente e totalmente compresa dai nostri sentimenti. Pertanto Metatron non ci fa vedere quello che ci spiega. Non è compito suo suscitare la chiaroveggenza poiché noi non siamo in grado di recepire in una sola immagine il progressivo sviluppo di un processo cosmico.
Agli uomini desiderosi di percepire le sue radiazioni, egli rivela, nelle sue
fasi molteplici, lo svolgimento di ogni singola cosa, dal germe iniziale alla
solidificazione conclusiva. Se da un lato questo Arcangelo ci permette di
conoscere il passato, per altro verso ci rivela i fatti quali saranno in un
futuro prossimo o lontano. Da Metatron, insomma, noi riceviamo il dono della profezia.
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RAZIEL
POTENZA
DELL'AMORE E DEL SAPERE
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI CHERUBINI
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L’Arcangelo Raziel è, per gli Esseri Umani,
l’aspetto comprensibile, visibile, della Divinità. Egli è colui che
trasmette le Virtù Divine, il Cammino che conduce al Creatore
dell’Universo; egli applica concretamente e visibilmente la Volontà
invisibile.
Raziel è l’Iniziatore, la scintilla attiva e permanente destinata ad
accendere, a infiammare la nostra Coscienza. Il suo influsso, diretto alla
scoperta della Verità, non si risolve nell’intelligenza attiva, nel mondo
del Pensiero, ma attraverso la rivelazione diretta e immediata, al pari del
bagliore di un lampo. Egli ha il compito di apportare ai ricercatori della
Verità il dono provvidenziale, la ricompensa dovuta al loro sforzo di
ricerca: è lo strumento vettore dei nostri desideri, colui che li orienta
verso obiettivi sublimati, infondendo in essi una dose ingente di Volontà. In
questa pulsione ed elevazione dei nostri sentimenti verso l’Alto per mezzo
dell’Amore, si verificherà una frattura tra noi e ciò che si situa
in Basso. Tale frattura, generata da una forza distruttrice, è nondimeno
dovuta alla nostra elevazione in rapporto al livello nel quale noi ci
trovavamo. Sotto l’aspetto materiale, l’Arcangelo, a causa del suo Amore
traboccante, è l’aspetto distruttore di quanto è multiplo, diverso,
perverso…. l’oscurità è costretta a convergere sull’Oscurità,
affinché brilli la Luce. La sua energia vanifica tutto ciò che è in
contraddizione con il Piano della Creazione, tutto ciò che ostacola il
progredire dell’Opera Divina: egli è nemico di tutti coloro che vivono
calpestando le regole cosmiche e divine.
Allo scopo di illuminare il nostro cammino verso la Perfezione, Raziel ci
accorda la Saggezza (e il Sapere) che ci guida verso la
conoscenza della Verità, così che ci sia dato di applicarla con Amore
in seno alla Società che ci circonda. Egli ci porta a desiderare l’Unità:
quanto è diverso è destinato a unificarsi, a "essere Uno".
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BINAEL
POTENZA
DEL PENSIERO CONCRETO
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI TRONI
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Binael è l’Ordinatore dell’Universo nella
duplice valenza del termine: ordina e mette in ordine. Egli trasforma le
energie cosmiche in Leggi che permettono il funzionamento dell’Universo e,
di conseguenza, consente agli Umani di scoprire innanzitutto le Leggi in
questione, per poter in seguito adottare una linea di comportamento conforme
alle stesse. L’Arcangelo Binael ha dunque avuto l’incarico di
esteriorizzare l’Opera Divina nel nostro Universo: ne è stato per così
dire l’esportatore verso livelli inferiori e tale ruolo di
"esportazione" è stato denominato Sacrificio. In altre
parole, ciò che le Forze Celesti (Angeli e Arcangeli) mirano a ottenere,
tramite il Sacrificio di Binael, è la Conoscenza, ossia la
trasmissione-diffusione del sapere davvero utile e autentico verso gli Uomini.
Spetta quindi a Binael rappresentare e dettare le Leggi; è lui a indicarci
come dobbiamo agire, la direzione verso la quale procedere, il peso, la
misura, le proporzioni di ogni cosa. Spetta ancora a lui consentirci (se ne
facciamo domanda esplicita) di capire il funzionamento della Macchina Cosmica.
E lo consente esigendo studio e riflessione.
E’ l’Arcangelo Binael a dettare le regole future all’inizio della nostra
incarnazione e a rettificare in seno alla nostra natura umana ciò che non è
in armonia con la Legge (cosmica, naturale, logica e razionale). Egli si
assume la responsabilità (ossia la funzione) di creare un quadro esistenziale
all’interno del quale la nuova vita abbia modo di svilupparsi: accorda cioè
agli Uomini lo Spazio-Destino ove i loro drammi saranno vissuti. Questo
Arcangelo è pertanto il padre di tutte le creazioni materiali, di tutte le
solidificazioni, di tutte le cristallizzazioni cosmiche (macro o
micro-cosmiche).
Allorché sia stata violata, egli può facilitarci il ritorno alla Legge. Di
fatto, l’azione di Binael diverrà operativa precipuamente tramiti i suoi
otto Angeli-Troni, che rappresentano altrettante facce, altrettanti aspetti
della Forza dell’Arcangelo.
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HESEDIEL
POTENZA
DELLA PROSPERITA' E DELL'OPULENZA
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI DOMINAZIONI
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Hesediel è il figlio del Pensiero Divino,
trasmesso da Metatron, Raziel e Binael, nonché il portatore della Suprema
Volontà (volontà divina): egli deve mettere a frutto questo grano nel
nuovo mondo dei Sentimenti, intesi come desiderio imperioso che sprona
la persona alla conquista della felicità totale e permanente. Pertanto, nelle
energie elargite dall’Arcangelo Hesediel, sono presenti i poteri dei
sentimenti, che ci spingono alla conquista di tutto ciò che esiste sulla
Terra. Ma, sulla distanza, questo Arcangelo è anche apportatore di Giustizia,
di ciò che ci indurrà alla rinuncia del superfluo, di ogni forma di futile
abbondanza: beneficiando della grazia di Hesediel, noi dobbiamo cercare e
conquistare l’Equilibrio. Egli è il frutto dell’intelligenza (il
figlio di Binael, se così si può dire) ma la sua forza generatrice determina
l’insorgere del desiderio. Nella vita quotidiana, poi, Hesediel si manifesta
più nella sua prerogativa di promotore di desideri, che in quanto Figlio
dell'Intelletto Supremo. Liberato e affrancato da questa peculiarità, egli ha
organizzato l’Universo a propria immagine e somiglianza. Pertanto ha fatto sì
che i Desideri regnassero da padroni, da sovrani assoluti. Grazie
all’invocazione a Hesediel i nostri desideri quindi trionferanno:
l’adempimento dei nostro auspici, la realizzazione dei nostri progetti, il
successo, la gloria, il coronamento delle nostre ambizioni. Tutto ciò rischia
forse di condurci a degli eccessi, a infrangere le leggi (umane o divine) o le
usanze… se tale circostanza si produce, i Figli di Hesediel (Camael e
Raffaele) non tarderanno ad arrivare al fine di ristabilire l’ordine.
La prima influenza, quella che si configura come il frutto dell’Intelligenza
Divina, farà sbocciare i frutti delle nostre trascorse azioni positive oppure
del nostro anelito alla bontà, alla gioia e all’abbondanza, in relazione ai
nostri comportamenti futuri. La seconda, invece, produce in noi il seme del Desiderio
e lo farà sbocciare nello spazio sociale (non per legittima o meritata
ricompensa a causa dei servizi resi all’Opera Divina). Sta di fatto che, in
qualsivoglia modo, Hesediel è portatore di benessere, di soddisfazione, di
piacere, di vita agiata, di euforia.
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CAMAEL
POTENZA
DELLA GIUSTIZIA E DELLA GRAZIA
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI POTESTA'
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Nel dispiegamento della Vita, quale appare nella
Bibbia, le forze guidate da Camael sono quelle che hanno causato
l’espulsione di Adamo dal Paradiso Terrestre (retto da Hesediel) dopo che
egli aveva ceduto alle lusinghe degli Angeli dell’Abisso. Il
Programma dell’Arcangelo Camael è contenuto nel decreto divino in base al
quale l’uomo dovrà guadagnarsi il pane con il sudore della fronte, ma
inteso in senso lato; ossia: tutto ciò che emanerà dall’Uomo – l’Opera
Umana – sarà fatto al prezzo dello sforzo sostenuto, e perfino della
sofferenza. Pertanto, Camael rappresenta la caduta (ovvero, l’ingresso)
dell’Uomo in un mondo inferiore, ed è incaricato di condurre l’Umanità,
tramite il suo lavoro, alla volta del lussureggiante Paradiso Perduto.
Egli ci introduce alla Conoscenza delle Leggi del Mondo non attraverso
l’illuminazione divina, ma tramite l’esperienza del loro funzionamento.
Quest’ultima ci rivelerà l’essenza del Male, ovvero ciò che
accade allorché si operi in margine alle Leggi del Mondo.
L’azione di Camael sarà avvertita inizialmente dagli Uomini in armonia con
le leggi divine. Infatti, trovandosi in stato di perfezione paradisiaca,
l’Uomo non sente la necessità di compiere esperienze nell’ambito dei
mondi inferiori. In altri termini, non avverte il bisogno di accrescere e di
allargare l’Opera Divina. Egli commetterebbe pertanto lo stesso errore degli
Angeli dell’Abisso (ossia operare in funzione del proprio
perfezionamento, anziché comunicare e diffondere le proprie conoscenze agli
Uomini) se non apparisse Lucifero per tentarlo, in qualità di
portatore di un’energia che ci conduce a voler conoscere ogni cosa, a
voler assaporare tutto, onde sapere il motivo per cui l’assoluta pienezza è
possibile. E’ a quel punto che Camael approfitta dello scatenarsi dei desideri
per attivare nell’individuo una forte appetenza creativa, affinché
egli stesso divenga Creatore, e non semplice creatura. Tuttavia, per
diventare creatore, l’Uomo dovrà sbarazzarsi della sostanza interiore che
produce la sua pienezza. Se dunque la contropartita dell’Arcangelo Camael
(contropartita che porta il nome di Lucifero) non scatenasse le nostre
passioni e se Camael non ci inducesse a prender parte all’Opera del Mondo
(ossia all’Opera Divina) in veste di creatori, il processo creativo sarebbe
bloccato e il Progetto Divino si tradurrebbe in un fallimento. Nei mondi
inferiori Dio agisce servendosi quale tramite di creature che ivi albergano:
allorché queste ultime si rifiutano di dare ulteriore seguito alla sua Opera,
la Creazione viene riorientata verso l’Alto, senza avere dispiegato tutte le
sue potenzialità. Pertanto Camael premerà affinché l’individuo
abbandoni il suo stato di pienezza, di benessere, per indurlo ad affrontare
l’esperienza dello sforzo di fornire (quando si debba plasmare) la
materia, in vista di una creazione. Così, quando recupereremo (attraverso la
Conoscenza) la pienezza, noi sapremo come questa possa essere ottenuta nel
modo corretto. In tal modo, il nostro sarà un ruolo operativo
all’interno del Progetto Divino.
L’impulso luciferino, dannoso per l’Uomo ma indispensabile alla
prosecuzione dell’espansione e del perfezionamento di tale Progetto,
costituisce un sotto-mondo che agisce in violazione delle norme celesti;
pertanto finirà con l’autodistruggersi a causa della sua forza negativa. Il
mondo delle Ombre delle Forze dell’Abisso non è stato creato da Dio, bensì
dall’Uomo, e ciò in seguito all’uso distorto del potenziale creativo che
gli Angeli gli conferirono, quando ancora l’Uomo non disponeva di una Coscienza
che gli consentisse di utilizzare questo potenziale nel modo più opportuno.
Camael dunque fa sì che la Legge Divina venga da noi incorporata e, nello
stesso tempo, fa sparire il Male, ovvero elimina tutto ciò che contrario alla
Legge di Dio.
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RAFFAELE
POTENZA
DELLA VOLONTA' E DELL'ELEVAZIONE
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI VIRTU'
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Raffaele e i suo Angeli Solari sono i depositari della
nostra Coscienza, ovverosia dell’accumulo di saggezza e sapere acquisiti
lungo l’arco delle nostre esperienze. Grazie alla Forza di questo Arcangelo
(grazie all’energia solare, invisibile, che ci dispensa) il nostro Ego, o
Scintilla Divina interiore, ha la possibilità di agire. Noi dobbiamo chiedere
a Raffaele di far sì che il nostro Dio Interiore possa farsi udire dalle
nostre orecchie, sia in grado di farsi ascoltare. Nel corpo umano Raffaele è
rappresentato dal cuore: così come il cuore, Raffaele ha il compito di alimentare
e di purificare i nostri desideri.
Egli rappresenta anche la Volontà, Forza che riceve direttamente
dall’Arcangelo Metatron: cioè l’energia solare, guidata da Raffaele, è
la parte visibile dell’energia cosmica guidata da Metatron. Grazie dunque
alla Volontà per un verso e alla Coscienza per l’altro (in
altri termini, all’associazione Spirito-Anima), spetterà a Raffaele
dirci se la nostra vita produrrà frutti saporiti. Il ruolo di questo
Arcangelo è prioritario: tutti gli altri Arcangeli sono tenuti a consultarlo
prima di potersi esprimere affinché egli accordi l’energia necessaria alla
realizzazione materiale di un progetto conforme allo stato di Coscienza della
persona. La coscienza è un filtro purificatore che incorpora quanto è nella
sua linea, escludendo peraltro tutto ciò che è in contrasto con il suo modo
specifico di essere. E’ così che Raffaele rende funzionanti i meccanismi
divini. Ed è così che eserciterà il suo influsso sulla persona, affinché
possa seguire senza difficoltà la linea della sua coscienza, secondo una
propria evoluzione armoniosa.
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HANIEL
POTENZA
DELL'AMORE
E DELLA BELLEZZA
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI PRINCIPATI
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L’Amore che ci viene
concesso da Haniel consiste nel desiderio di incorporare ogni cosa in noi
stessi, ovvero di possedere tutto e di goderne. Haniel è l’amministratore
di questa energia, di questo desiderio che si esprime per mezzo dei cinque
sensi. Grazie a questi ultimi, ci è dato di conoscere il mondo materiale. Non
si tratta peraltro di una conoscenza globale, bensì di quella che penetra in
noi per via sensoriale. Da Haniel dipende dunque il nostro concreto interesse
per ogni cosa; e questo interesse, manipolato dai cinque sensi, farà sì che
le cose suscitino in noi compiacenza o ripugnanza. Nello stesso tempo,
l’Arcangelo Haniel e gli Angeli Principati esaltano, magnificano la realtà,
per renderla desiderabile agli Uomini in cerca di esperienze.
Ciò è di portata fondamentale per la nostra evoluzione perché è così infatti che si perviene alla Conoscenza. Se Haniel non esercitasse la propria azione, la persona non proverebbe alcuna voglia di conoscere, di possedere il Mondo, onde non avvertirebbe interesse per alcunché. Nella sua fase involutiva, quando si punta alla conquista del mondo materiale, Haniel stimola nella persona l’interesse: a partire da quel momento, essa si precipita con determinazione verso l’attuazione dell’esperienza programmata dal suo Ego. Quando una persona si trova già nel riflusso della sua vita e orientata verso la realtà spirituale, Haniel parimenti la sprona per proiettarla in alto, sulle vette, quasi fosse una freccia. Questo Arcangelo rappresenta l’Amore, per ciò che si colloca Quaggiù, o che si situa Lassù. Così si è liberi di utilizzare, nell’uno o nell’altro senso, l’eccedenza di energia stimolante che viene dagli Angeli e dagli Arcangeli.
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MICHELE
POTENZA
DELL'INTELLETTO
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI ARCANGELI
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L’Arcangelo Michele è l’Entità Celeste di cui si
serve il Creatore per esprimere il proprio pensiero nel mondo tangibile.
Mentre Binael riversa il pensiero divino sul Mondo delle Creazioni, Michele
agisce sul Mondo dell’Azione. Pertanto, dapprima il pensiero è stato
generato e messo in gestazione, poi rettificato e corretto, eliminando tutti
gli apporti perversi che la nostra natura emotiva cercava di aggiungervi. Ora
infine tale pensiero si appresta con Michele a balzare sulla Terra, affinché
tutto vi sia disposto secondo l’ordine delle cose adottato e invalso Lassù.
Michele e i suoi Angeli Arcangeli prelevano le esperienze vissute dalla nostra
memoria per incorporarle al nostro Ego, o Io Superiore. Si tratta in effetti
di memoria cosciente, perché le esperienze che non intaccano la nostra
Coscienza vengono registrate, impresse nel nostro sangue e assimilate al
processo post mortem. Grazie alla Preghiera che innalziamo all’Arcangelo
Michele, i progetti del nostro Io Superiore (ossia i progetti opportunamente
elaborati e ponderati) potranno trovare piena realizzazione.
Nella mitologia classica, Mercurio (divinità analoga all’Arcangelo Michele)
era il Messaggero degli dei, latore dei messaggi delle divinità olimpiche,
precipuamente incaricato di trasmettere i decreti di Giove, suo padre, che
governava il Cielo. Così, gli otto Angeli Arcangeli agli ordini di Michele
sono i veri Messaggeri degli dei. Per loro tramite, ci sarà dato comprendere
l’Opera Divina e aprire i nostri centri di percezione, al fine di avere
lucida cognizione della nostra missione sulla Terra e di stabilire il miglior
modo di affermarci nell’arco della vita, ciò che d’altronde rappresenta
il nostro dovere primario.
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GABRIELE
POTENZA
DELLA RIPRODUZIONE E DELLA FECONDITA'
ARCANGELO
DEL CORO DEGLI ANGELI ANGELI
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L’Arcangelo Gabriele e i suoi otto Angeli sono
consacrati ad attività di fecondazione e cristallizzazione
(ovvero, pietrificazione). Gabriele infatti concentra la totalità
degli impulsi provenienti da tutti gli altri Arcangeli per convertirli in
immagini all’interno degli umani. Tali pulsioni vengono integrate
all’organismo umano grazie a particolari centri ricettivi che, nella
terminologia induista, prendono il nome di chakra ("ruota").
La porzione delle energie che viene da noi incorporata si tramuta in atti, in
azioni. Né si tratta di azioni indefinite: al contrario, esse corrispondono,
alla lettera, alla potenzialità specifica dell’energia ricevuta. In
pratica, nel momento in cui le sue energie penetrano in noi, l’Arcangelo
Gabriele esplica sulle nostre persone un potere coercitivo. Non si
tratta tuttavia di una fatalità che ci costringe ad agire contro la nostra
volontà: infatti tali immagini altro non sono che lo stadio conclusivo di un
lungo processo di elaborazione dei nostri sentimenti, dei nostri sensi, delle
nostre idee. Inoltre, quando le energie penetrano nel nostro organismo,
prossime alla realizzazione a livello fisico, la persona può avere coscienza
di tale immagine ricevuta e comprendere all’istante la lezione che
l’esperienza da vivere le insegnerebbe. Dunque, gli Angeli hanno facoltà di
far salire verso l’Arcangelo la lezione già appresa, senza bisogno
che questa sia vissuta. A sua volta l’Arcangelo la trasmette all’Ego,
senza che la persona sia tenuta a viverla. L’Arcangelo Gabriele
realizza in tal modo l’altra sua funzione: quella di restituire al Cosmo le
energie che gli competono e che non sono state utilizzate. Questa seconda
funzione dell’Arcangelo Gabriele è assai più ampia: se infatti da un lato
"bombarda" gli Umani con la vitalità energetica inviata dagli altri
Arcangeli, per altro verso si occupa anche di lanciare dei "missili"
(verso gli altri Arcangeli e verso l’Ego) carichi dei frutti delle nostre
esperienze. Esiste tuttavia una legge cosmica in forza della quale ogni cosa
deve fare ritorno alla matrice da cui è sortita. Nel nostro Mondo, i Pensieri
e i Sentimenti che esprimiamo finiscono sempre con il tornare a noi.
Allorché
questi Desideri-Pensieri si integrano ad altre persone che, grazie ad essi,
agiscono vivendo esperienze che utilizzano i nostri prestiti, prima o
poi le esperienze in questione ci verranno rese con un carico di Bene o
di Male. Ciò che ci capita qui, nel nostro Mondo, si verifica similmente a
livello interplanetario: una volta utilizzate nell’ambito della nostra
attività quotidiana, le energie debbono ineluttabilmente tornare alla matrice
che le ha emesse. Tuttavia, ciò che sale verso gli altri Arcangeli
costituisce solo ed esclusivamente la parte positiva ottenuta con il materiale
energetico che essi ci hanno inviato.
In senso fisico, la Luna è il riferimento visibile dell’energia
emanata da Gabriele. Essa in ventotto giorni (malgrado il ciclo apparente di
29 giorni e mezzo) compie il periplo completo dello Zodiaco, per darci la
possibilità di conoscere il contenuto del Messaggio Lunare dell’Arcangelo
Gabriele e del Coro dei suoi Angeli. La Luna rappresenta infatti l’Inconscio
(meglio, Subconscio) della persona: la sua sfera energetica è il ricettacolo
che alberga la nostra storia e il nostro vissuto personale e, tramite
Gabriele, tali vissuti vengono proiettati nell’Universo per ogni fine
suscettibile di tornare proficuo.
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SANDALPHON
POTENZA
RIGENERATRICE DELLA TERRA
ANGELO-PRINCIPE
REGGENTE DELLA SFERA ENERGETICA DELLA TERRA
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Sandalphon,
cui l'esoterismo assegna di preferenza la qualifica di Angelo-Principe che non
quella di Arcangelo, è il Reggente della sfera energetica del nostro Pianeta,
la Terra. Egli esercita la sua influenza attraverso gli elementi Fuoco, Aria,
Acqua e Terra.
Potremmo assimilare l'Arcangelo Sandalphon al Plutone della
mitologia classica. Egli presiede agli elementi materiali tramite creature
immateriali cui la Tradizione ha attribuito la denominazione di Elementali.
Si tratta delle Salamandre per l'elemento Fuoco, delle Ondine
per l'elemento Acqua, delle Silfidi per l'elemento Aria e degli Gnomi
per l'elemento Terra.
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