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giovedì 10 gennaio 2013

L'INCREDIBILE ESPERIMENTO DI PHILADELPHIA


"La storia dell'Esperimento di Philadelphia emerse a seguito di uno scambio di missive svoltosi nei primi anni '50, tra un astronomo - ufologo  dell'Indiana di nome Morris Jessup, autore del libro The Case For The Ufo, ed un certo Carl Allen (pseudonimo di Carlos Miguel Allende), ambiguo individuo dal passato fosco. Allen asserì di essere stato testimone di uno strabiliante esperimento condotto dalla marina americana  nello ottobre del 1943 al largo della città di Philadelphia, a bordo del cacciatorpediniere "Eldridge D173", per mezzo del quale si sarebbe tentato di mettere in pratica la teoria dei campi unificati di Einstein. Le rivelazioni di Allen persuasero Jessup che la Marina avesse scoperto, per puro caso, un sistema in grado di modificare lo schema molecolare delle persone e delle cose, fattispecie che innescava il passaggio in una altra dimensione."








Tra i sottogeneri letterari che preferisco vi è quello che parla di viaggi nel tempo e contatti con dimensioni parallele. Libri come L'Altra Faccia del Passato, Cronomoto, La Monetina di Woodrow Wilson; film come Ritorno al Futuro, The Butterfly Effect, Frequency, L'Esercito delle 12 Scimmie, ed il recente Timecrimes hanno sempre stuzzicato la mia immaginazione. Da alcuni secoli il tema dei viaggi interdimensionali ricopre un ruolo di grande rilevanza nel campo della letteratura fantascientifica. Sembra che il filone abbia avuto inizio nel 1733 con il libro Memorie del Ventesimo Secolo di Samuel Madden. Successivamente Wells, Matheson, Asimov, Levy, Crichton e molti altri vollero misurarsi  con la narrazione di storie incentrate sulla scoperta ed interazione tra "mondi" e "tempi" paralleli. Tra le diverse pellicole dedicate all'argomento andrebbe riservato un posto di rilievo a The Philadelphia Experiment (1984, S. Raffill). Gli avvenimenti descritti in questo film sembrano infatti intersecarsi con una serie di fatti realmente accaduti.

JESSUP E ALLEN

La storia dell'Esperimento di Philadelphia emerse a seguito di uno scambio di missive svoltosi nei primi anni '50, tra un astronomo - ufologo  dell'Indiana di nome Morris Jessup, autore del libro The Case For The Ufo, ed un certo Carl Allen (pseudonimo di Carlos Miguel Allende), ambiguo individuo dal passato fosco.

Allen asserì di essere stato testimone di uno strabiliante esperimento condotto dalla marina americana  nello ottobre del 1943 al largo della città di Philadelphia, a bordo del cacciatorpediniere "Eldridge D173", per mezzo del quale si sarebbe tentato di mettere in pratica la teoria dei campi unificati di Einstein.

Le rivelazioni di Allen persuasero Jessup che la Marina avesse scoperto, per puro caso, un sistema in grado di modificare lo schema molecolare delle persone e delle cose, fattispecie che innescava il passaggio in una altra dimensione.

Nel momento in cui le asserzioni di Allen divennero di dominio pubblico, numerosi studiosi indipendenti si mobilitarono nella ricerca di ulteriori indizi e testimonianze relativi all'esperimento; indagini dalle quali emersero  particolari strabilianti.

Il 20 aprile 1959 Manson Valentine - noto ricercatore sul Triangolo delle Bermuda e autore di programmi televisivi - invitò a cena Jessup per proporgli una intervista televisiva in cui esporre le sue "conclusioni" in merito all'Esperimento Philadelphia; quello stesso giorno Jessup venne ritrovato cadavere - apparentemente ed inspiegabilmente suicida - all'interno della sua auto, in un parcheggio a Matheson's Hammock.


VERSO L'ESPERIMENTO

Nei primi anni '30 una agenzia governativa americana finanziava esperimenti concernenti la possibilità di muoversi nel continuum spazio-temporale. 

Dello stesso progetto furono successivamente chiamati ad occuparsi John Erich Von Neumann e Albert Einstein.
Direttore del progetto fino al 1942 fu Nikola Tesla.
Quando - agli inizi della seconda guerra mondiale - l'esercito tedesco ideò una mina da fondale che non esplodeva all'attivazione dei dragamine, ma risaliva fino alla superficie in tempo per colpire la nave, la marina americana demandò al laboratorio di Tesla la creazione di una tecnologia capace di neutralizzare il nuovo tipo di mina.
La sperimentazione delle possibili tecnologie anti-mina ebbe luogo presso le isole BermudaFurono poste delle correnti trifasiche attraverso cavi elettrici a bassa frequenza compresa fra 7,5Hz e 21Hz. Il campo rotante generato doveva spezzare il campo di forze energetiche e creare uno spazio interno, separato dallo spazio universale. 
Una volta che gli spazi furono separati, pare che quello interno contenente la nave  tornò cronologicamente indietro di due settimane. L’intenzione era solo di spostare la nave allontanandola di circa un miglio dalla mina, ma l’energia sprigionata fu eccessiva e gli effetti furono disastrosi. La nave letteralmente sparì alla vista. Si dice che i corpi dei marinai si smaterializzarono in molti spazi isolati arrivando a fondersi con le infrastrutture della nave.

Fu così che dal fallimento della sperimentazione della tecnologia anti-mina, prese avvio una nuova serie di studi volti alla individuazione di una tecnologia capace di rendere invisibili le navi ai radar nemici.
Nel 1940 - usando il "metodo Tesla" fu condotto un nuovo esperimento su una nave priva di equipaggio, usando un cavo fissato ad un'altra nave. L'esito positivo (durante il test la nave effettivamente sparì dai monitor dei radar) indusse il governo statunitense a classificare il progetto e riservargli fondi illimitati.
Nel mese di gennaio del 1942 fu fornita a Tesla una nave con equipaggio di 33 volontari, affinché fosse effettuato un test completo, e lo scienziato Von Neumann fu affiancato a Tesla alla direzione del progetto. Ai due fu aggregato anche il prof. John Levinson, matematico noto per lo sviluppo delle cosiddette "equazioni di tempo."
Prima di procedere fu effettuata una nuova prova con a bordo alcuni animali domestici. Al termine del test, dal punto di vista tecnico perfettamente riuscito, si constatò però che gli effetti prodotti sugli esseri viventi ricalcavano fedelmente quelli delle Bermuda; alcuni degli animali erano scomparsi nel nulla e molti altri morti e gravemente ustionati.
Tale esito condusse il progetto in una fase di stallo per via di una disputa sorta tra i direttori. Tesla cercò di sabotare l'esperimento, e ciò indusse il governo a rimuoverlo, lasciando il solo Von Neumann al comando. 
Nel marzo del 1942 Von Neumann effettuò alcune sostanziali modifiche tecniche. Fu progettata una nave speciale, l’Eldridge, con tutta l’apparecchiatura necessaria installata già a bordo, e si predispose  un nuovo esperimento, da effettuarsi verso la fine dell'anno successivo.


L'ESPERIMENTO
Il 28 ottobre 1943 fu eseguito l'esperimento sulla Eldrige - completa di equipaggio - al largo del porto di Philadelphia.

Nel momento in cui il test ebbe avvio la nave fu avvolta da una strana nebbia luminescente di colore verdastro, identica a quella descritta in prossimità degli strani fenomeni avvenuti nella zona del Triangolo delle Bermuda. Poi la nave scomparve alla vista degli osservatori situati a bordo delle vicine navi S.S.Andrew Furuseth e S.S. Malay. Sulla prima di esse era imbarcato Carl Allen, il quale successivamente riportò questa sua incredibile esperienza nelle missive indirizzate a Jessup.
Si originò un campo sferico schiacciato ai poli, di circa 100 metri d’ampiezza, all'interno del quale rimase visibile solo l'impronta di uno scafo immerso nell'acqua. Nessuna comunicazione radio, nessun segnale per tre lunghe ore. Infine l'Eldrige riapparve. Uno degli alberi era distrutto. Alcuni marinai si erano parzialmente fusi alla piattaforma d'acciaio, altri sparivano e riapparivano ad intermittenza; alcuni erano scomparsi nel nulla.
Nel corso di quelle tre ore l'Eldridge fu vista apparire e sparire a Norfolk, in Virginia. Sembra inoltre che la Elridge si sia brevemente materializzata presso la base di Montauk (Stato di New York) 37 anni dopo, cioè nel 1980, per poi sparire nuovamente.
I sopravvissuti subirono gravissimi effetti che perdurarono ben oltre la durata dello esperimento. Sembra che gli uomini sparissero riapparissero improvvisamente sotto gli occhi dei presenti. Molti ebbero problemi psichici. Si dice che gli uomini "sbiancassero", cioè divenissero trasparenti fino all'invisibilità. Il termine adoperato era "preso nella spinta", o "bloccato nel verde", quando il soggetto non era più in grado di riapparire senza l'aiuto dei compagni "stabili" a livello molecolare, che si prodigavano a toccarlo, prima che sparisse definitivamente.


DOPO L'ESPERIMENTO
Von Neumann (successivamente pioniere della informatica e delle tecnologie del controllo mentale) fu incaricato di indagare le cause dei terribili effetti collaterali. Il progetto fu rinominato Rainbow, ed in seguito Phoenix ( quando fu integrato da nuovi ambiti di studio concernenti le moderne tecnologie di controllo mentale).
Molti ricercatori, incluso Nichols Preston, asseriscono che il "Progetto Phoenix" fu sviluppato e perfezionato presso i laboratori di Brookhaven a Long Island, fino al 1960, quando il congresso decise prudentemente di porre fine alle ricerche, per timore che tale tecnologia cadesse in mani sbagliate e fosse usata in modo illecito. 
Purtroppo sembra che la tecnologia fosse già da tempo caduta nelle mani sbagliate, e che i servizi segreti americani abbiano proseguito in segreto la sperimentazione presso la base di Montauk, da cui prese nome il nuovo progetto.


IL PROGETTO MONTAUK
Montauk, era una base commissionata dall’esercito degli Stati Uniti come punto di difesa costiera in caso d’invasione dal mare. Continuò la sua attività fino al 1970, quando l’amministrazione Carter propose di chiuderla a causa della sua obsolescenza. Nel 1981 l’area fu donata al comune di New York in qualità di parco pubblico.
La ricerca condotta da John A. Quinn in base alle dichiarazioni di Albert Bielek, Preston Nicols, Peter Moon, evidenzia però che gli esperimenti a Montauk sarebbero continuati e tutt'ora proseguirebbero sotto l’egida di unità di intelligence di governo, agenzie militari e grandi gruppi commerciali come AIL, Siemens e ITT.
I resti della stazione militare di Montauk appaiono in effetti in decadimento in superficie ma nel sottosuolo (Montauk si estenderebbe per 7 livelli sotterranei) pare che la situazione sia molto diversa.

Montauk geologicamente è distinto dal resto di Long Island in quanto è la parte superiore di una montagna sottomarina ed è quindi facile scavare nel suo interno.
Quello che appare come un parco donato al comune di New York, in effetti ha una vasta zona interdetta al pubblico, guardata a vista da personale non identificato che mantiene a distanza chi si avventura in quella parte del parco.

Nella foto a sinistra, i resti di una strana creatura rinvenuta nella area di Montauk.


VIAGGI NEL TEMPO

Nel 1950, sulla Quinta Strada di New York una automobile investì un uomo che aveva improvvisamente attraversato la strada, uccidendolo. Si trattava di un individuo di circa 30 anni, sprovvisto di documenti, con indosso un lungo soprabito nero, scarpe con fibbia, ampio cappello anacronistico. Nelle sue tasche alcune ricevute riguardanti somme elargite per la manutenzione di carrozza e cavalli e una lettera indirizzata a Rudolf Fenz col timbro "1876."
Le ricerche portarono alla scoperta di un certo Rudolf Fenz Jr. nell'elenco telefonico del 1939, impiegato di banca, ma oramai deceduto. La moglie, all'epoca vivente, raccontò che il padre di suo marito scomparve nella primavera del 1876, durante una passeggiata. Esiste nella lista dell'ufficio scomparsi, relativa al 1876, il nome di Rudolf Fenz, descritto come un uomo di 29 anni, vestito con soprabito nero, scarpe con fibbia e ampio cappello.
Le cronache narrano di diverse altre stranissime sparizioni, in particolare nel Diciannovesimo secolo.
Nel 1873 James Burnes, calzolaio di Warwickshire, nel corso di una gara campestre scomparve nel nulla davanti agli astanti, nell'attimo in cui inciampò dopo aver messo un piede in fallo.
Nel 1880 a David Lang nel Tennessee un uomo sparì davanti alla famiglia, proprio mentre dava il benvenuto al giudice del paese giunto in visita di cortesia.
A dir poco singolare l'articolo apparso, il 15 novembre 1966 sul quotidiano "La Nazione" riguardo le ipotesi di alcuni studiosi, circa le "visite di escursionisti temporali rimasti prigionieri in un punto del nostro passato." Nell'articolo sono citate pre-invezioni inspiegabili, come il cervello elettronico di Gerbert D'Aurillac (Papa Silvestro II, 999-1039).
Il celebre naufragio del Titanic è stato descritto, nel 1898, in un romanzo di Morgan Robertson dal titolo The Wreck of the Titan. La nave del romanzo si chiamava Titan e aveva la stessa stazza, misura, numero di passeggeri del Titanic. Subì inoltre lo stesso urto, nelle stesse circostanze, in una notte di aprile.

M.P. Schiel, nel 1896, pubblicò il racconto delle gesta di una banda di criminali di guerra che percorreva l'Europa, uccidendo, saccheggiando, sterminando famiglie intere e bruciando cadaveri. Il racconto era intitolato: Le S.S..


 
CONCLUSIONE
Il progetto di invisibilità di Tesla e Von Neumann pose le basi per la creazione e il perfezionamento di ciò che oggi è denominata tecnologia Stealth.
La vicenda dell'Esperimento di Philadelphia suona inverosimile esattamente come numerosi altri fenomeni inspiegabili bollati come "leggende moderne", tra cui i viaggi temporali ed interdimensionali. Gli unici elementi probatori a favore consistono in una manciata di testimonianze oculari - prestate da individui che per quanto ne sappiamo potrebbero essere mitomani o venditori di storie - unite ad alcuni rari indizi documentali di scarsa rilevanza probatoria. 
Eppure riguardo la possibilità dei viaggi temporali potrebbero esistere altri indizi, di tipo logico - deduttivo. La essenza stessa della realtà che ci circonda potrebbe rappresentare un macroscopico indizio, talmente enorme da passare inosservato.
Personalmente penso che prima di scartare aprioristicamente qualsiasi rapporto basato su assunti che riteniamo inverosimili, dovremmo fermarci a riflettere. Basta immaginare cosa può essere accaduto quando nel 1925 John Logie Baird - padre della televisione - seduto in un pub cercò di spiegare agli amici in cosa consistesse la sua invenzione. 
Non è affatto detto che ciò che ignoriamo, o riteniamo assurdo, automaticamente non esista. Risulta invece altamente probabile l'esistenza di un gran numero di ritrovati scientifici e tecnologici occultati dai servizi segreti, dai vertici militari e dai poteri forti allo scopo di trarne un vantaggio strategico nei confronti della collettività.


Fonte: anticorpi.info

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