Fin dai primordi la storia è costellata di orrori umani che le grandi dottrine religiose, filosofiche, scuole di pensiero ecc. non sono riuscite a superare e a rendere migliore, se non in parte, la coscienza ed il pensiero dell’uomo e quindi la società. La domanda da porsi è perché l’uomo resta fondamentalmente incline alla violenza, alla guerra, alle ingiustizie? Perché, a differenza degli altri animali, è vittima di moltissime malattie? Le motivazioni, a mio avviso, vanno ricercate nella mancanza (in tali correnti culturali, morali e spirituali) della componente alimentare capace di condizionare la condotta dell’uomo.