Il nome “scie chimiche” è la traduzione del termine chemtrails, coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche.
Published on June 3, 2013 in H.A.A.R.P.
Scie chimiche: l’italia è il Paese più irrorato d’Europa. Accordo USA-Italia sul clima
SCARICA IL PDF DELL’ACCORDO TRA USA E ITALIA PER L’IRRORAZIONE NEI CIELI DI SOSTANZE CANCEROGONE: http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima
Le scie di condensa, infatti, si
formano a quote superiori ai 9.000 metri, valori di umidità superiori al
72% e temperature inferiori a -41° Celsius.
I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree
popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata
raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo
della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono
tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli.
Nel 2003, l’Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli
Stati Uniti denominato “Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia
dei cambiamenti climatici”. Questo accordo, ufficialmente è volto allo
studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari
paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche
dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per
verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.
Abbiamo reperito decine di brevetti, acquistati in seguito dalla
N.A.S.A. e da altri organismi statunitensi che permettono la
modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo
di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio
radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio.
L’irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in
vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri
climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano
spacciate per tentativi di mitigare l’effetto serra, esse invece,
sortiscono l’effetto contrario. E’ infatti dimostrato che la barriera
artificiale creata tramite le “scie chimiche”, oltre ad impedire il
passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra,
imprigiona il calore negli strati bassi dell’atmosfera, con un
conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il
lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza
dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera.
Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare
l’effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi
nelle ore notturne?
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TANKER ENEMY, VISITATE IL SITO: http://www.tankerenemy.com/
SCIE CHIMICHE E CONTROLLO MENTALE: http://www.youtube.com/watch?v=3AcYN6NO8fY
Aggiornamento
Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo
risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini
americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato
precisamente in quell’anno: molto probabilmente la sperimentazione ha
avuto inizio diversi anni prima ma in maniera non troppo evidente.
Successivamente, con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale,
alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a
documentarlo. Le prime foto che testimoniano la presenza di strane scie
nel cielo sono state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da
diverse segnalazioni provenienti da altre città statunitensi.
Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la
presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda,
Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa,
Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia.
Singolare è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima
volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.
Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si
incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e
propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore
espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente. Secondo
queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del
passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi
aerei non adibiti al traffico civile.
La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada
nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale
sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare
problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita
di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da
depressione e sintomi simili a quelli influenzali. Le lamentele furono
ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono
campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi
di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei campioni prelevati
risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio
venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. Con le
analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione
presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i
cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto
esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro. Dopo 45
giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali
operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad
altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.
Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose
scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in
breve tempo divenne arida. Ad un’analisi chimica del terreno, risultò
che la sua conduttività era sette volte superiore alla norma e questo a
causa della percentuale altissima di bario e alluminio. In altre zone
saturate dalle scie, fra le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad
alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.
Di fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani
allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di
laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA,
FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi
è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di
semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.
Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un
documento ufficiale. Viene presentata una proposta di legge [HR 2779]
per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata dal democratico
Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni
(scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the
Representatives degli USA (l’equivalente della nostra Camera dei
Deputati): lo Space Preservation Act.
In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare
il termine chemtrails. Esse vengono definite come una tipologia di arma e
vengono menzionate nella sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci
quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche,
psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta quota, sistemi
di armi laser, armi biologiche e ambientali.
Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno successivo
viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante
le “armi esotiche”, e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.
In Italia si inizia a parlare del fenomeno chemtrails grazie alla
rivista Nexus. Le prime testimonianze arrivano nel 1999 dalla provincia
di Rovigo e dal padovano ma col passare del tempo si è iniziato ad
osservare scie chimiche da ogni parte della penisola. La loro presenza
nei nostri cieli è stata particolarmente intensa nel 2003, anno in cui
si è registrata una grande siccità e un’estate particolarmente calda.
Verso la fine del 2006 si è assistito ad una massiccia irrorazione mai
vista prima: per settimane, senza nemmeno un giorno di sosta, scie
chimiche e passaggi di aerei a centinaia e centinaia, con un
impressionante intensità in alcuni giorni.
I primi cinque mesi del 2007 si sono stati caratterizzati dalla presenza
quasi giornaliera delle scie chimiche nel cielo. In alcuni giorni la
loro presenza è stata particolarmente “discreta”: alte, non
particolarmente lunghe, poco persistenti, in spazi aerei “abituali”. In
altri giorni, invece, il loro utilizzo è stato spudoratamente evidente:
basse, lunghe da orizzonte a orizzonte, persistenti nell’aria per molte
ore, in spazi aerei del tutto inusuali. Un esempio eclatante è stato ciò
che è avvenuto il 22 gennaio 2007. Da tutta Italia sono state pervenute
segnalazioni di un abnorme numero di scie chimiche visibili anche in
spazi aerei dove di solito non passano aerei di alcun tipo. Sono stati
fotografati veri e propri reticolati di scie chimiche e si sono contati
un numero incredibile di aerei: 5-6 al minuto. Difficilmente un tale via
vai può essere riconducibile al normale traffico aereo civile,
soprattutto se questo avviene in alcuni giorni si e in altri no. Anche
l’ipotesi di un’operazione militare in corso è poco credibile, in quanto
è inverosimile che gli aerei militari effettuino delle esercitazione
sopra i centri abitati.
Una situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007, giorni in
cui si è assistito a livello internazionale ad una massiccia
irrorazione. Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord
d’Italia, da molto altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti.
Come si spiegano tutte queste scie concentrate in questi due giorni?
Condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione in mezzo
mondo per circa 48 ore continue? E se anche fosse… come si spiega questo
intenso traffico aereo concentrato in questi due giorni?
Durante i mesi estivi sono state avvistate corte e di breve durata negli
stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano lunghe e
persistenti.
All’interno degli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano
tante, basse, lunghe e persistenti, durante i mesi estivi ne sono state
avvistate poche, alte, corte e di breve durata. Se è vero l’alto numero
di scie che vediamo è dovuto all’incremento del traffico aereo non si
spiega come mai proprio nel periodo estivo, periodo nel quale le
compagnie aeree mettono a disposizione più voli, si sono viste così
poche scie (e aerei).
Il problema delle scie chimiche quindi riguarda l’Italia e non è
recente. Nel corso degli anni ci sono state diverse interrogazioni
parlamentari, esposti e denunce per chiedere alle autorità dei
chiarimenti. Risposte serie ottenute? Nessuna.
Come mai questa ritrosia nel parlare di un fenomeno che riguarda tutti?
Composizione ed effetti
Perché tutta questa preoccupazione per le scie chimiche?
Il fatto che possano contenere sostanze chimiche nocive è senza dubbio un buon motivo.
Ricercatori, scienziati e singoli cittadini hanno effettuato delle
analisi chimiche del terreno, polveri e acqua nelle zone sottostanti
spazi aerei irrorati con le scie chimiche. Le analisi più accreditate a
livello mondiale accertano la presenza e l’alta concentrazione di
sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, calcio,
potassio, magnesio, torio, quarzo.
Le prime analisi sono state effettuate nel 1998 in Canada. Gli abitanti
di Espanola cominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia,
forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi
alle vie respiratorie, sintomi da depressione o simili a quelli
influenzali. Dalle analisi chimiche di campioni di acqua e neve risultò
una quantità di particolato di alluminio 20 volte superiore al limite
indicato per l’acqua potabile. In seguito ad analisi effettuate ad
Edmonton, risultò che la conduttività del campione di terra analizzato
era 7 volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale
altissima di bario e alluminio.
Fra le sostanze rinvenute in diverse zone saturate dalle scie, si
riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri
che normalmente vivono negli alti strati dell’atmosfera e che inglobati
da questi aerosol chimici sono trasportati a terra, con inimmaginabili
conseguenze sulla salute dell’uomo.
I primi a risentirne gli effetti sono gli anziani, i giovani e le
persone indebolite da malattia o in cattive condizioni fisiche. I
sintomi più ricorrenti riportati dagli abitanti in zone largamente
irrorate: tosse secca persistente, malessere respiratorio e intestinale,
polmonite, affaticamento, letargia, capogiro, disorientamento, forte
emicrania, dolori muscolari e alle giunture, epistassi, diarrea, feci
sanguinolente, depressione, ansietà, incontinenza e tic nervosi.
Le conseguenze sulla salute umana possono raggiungere livelli
drammatici: aumento vertiginoso di tumori e leucemie di vario tipo,
incremento del numero e della gravità di affezioni all’apparato
respiratorio specialmente sui bambini, infiammazioni ai muscoli e alle
giunzioni muscolari, contaminazione da funghi e batteri sconosciuti,
inquinamento ambientale balzato alle stelle. Tutte concause che negli
ultimi anni hanno provocato la morte di milioni di persone in tutto il
mondo. Altri elementi quali torio radioattivo, carbone, fibre
sintetiche, sangue essiccato, virus e batteri sintetizzati in
laboratorio, tutti sotto forma di nanoparticelle, possono venire
ingeriti e assimilati dal nostro organismo, non predisposto a filtrare
materiali di così piccole proporzioni.
Limitazione della sovranità nazionale
Alla prima denuncia ufficiale contro le chemtrails, il governo canadese
rispose ai suoi cittadini di non essere coinvolto in operazioni atte a
disseminare nel cielo canadese sostanze chimiche e di non aver
autorizzato altri Paesi a farlo.
Probabilmente anche l’Italia non ha concesso ad altri Paesi il permesso
di sorvolare i nostri spazi aerei per scopi non ben specificati e di
cospargere sostanze chimiche nell’aria che respiriamo, ma ciò potrebbe
avvenire anche senza autorizzazione ufficiale poiché:
- aerei militari non italiani (USA\Nato) hanno la libertà di sorvolare i
nostri cieli senza dare spiegazione alcuna allo Stato italiano;
- non esiste una legge adeguata relativa allo spargimento di sostanze chimiche nello spazio aereo italiano.
Nel gennaio 2006, l’Onorevole Di Pietro partecipa ad una trasmissione
televisiva. Uno spettatore, amico di sciechimiche.org, telefona in
studio per chiedere come mai ogni giorno assistiamo al continuo
passaggio di aerei militari che rilasciano scie chimiche con metalli
pesanti e bario. L’On. Di Pietro non si esprime sulle scie chimiche ma
fa un’affermazione importante riguardo la limitazione di sovranità
nazionale:
“In riferimento agli aerei è un problema complesso. I nostri spazi
aerei, i nostri siti marini e terrestri, ancora oggi sono occupati da
realtà militari non italiani.”
“Non è possibile che altri decidano per noi, è una limitazione di
sovranità. Dopodichè noi dovremo assumerci le nostre responsabilità.”
Secondo l’On. Di Pietro, è accettabile il fatto che una determinata
nazione abbia sul territorio mondiale luoghi di ammassamento,
occultamento e detenzione, ma non è altrettanto ammissibile che certe
operazioni avvengano senza il coinvolgimento delle nazioni “ospitanti”,
senza nemmeno metterle al corrente.
Questa realtà è confermata da alcuni episodi nei quali aerei militari
americani sono stati al centro di polemiche e di incidenti più o meno
gravi. Nella sezione “Documentazione” sono state raccolti i verbali di
alcune sedute parlamentari su questo tema.
Secondo molte testimonianze (anche di piloti), gli aerei militari
coinvolti sarebbero tankers (aerei cisterna) privi di segni
identificativi che volano sotto codice Alfa (codice secretato). Altri
testimoni affermano che nelle irrorazioni siano coinvolte anche alcune
compagnie aeree ad uso civile e si suppone che in questi casi la
composizione chimica delle scie sia differente come è differente il loro
aspetto. Mesi fa, l‘Indipendent ha pubblicato la notizia che piloti di
aerei civili sono colti da malori a causa di alcune sostanze fuoriuscite
dai motori e penetrate all’interno della cabina di pilotaggio.
Manifestando perdite cognitive e di memoria sono stati incapaci di
ricordare le istruzioni vitale delle torri di controllo e quindi di
pilotare in completa sicurezza.
Gli aerei di linea devono seguire delle procedure di sicurezza
soprattutto per quanto riguarda distanza e quota e non possono sorvolare
spazi aerei militari. La maggior parte degli aerei che rilasciano scie
chimiche osservati, invece, volano a distanze ravvicinate, spesso si
incrociano, percorrono spazi aerei non consentiti al traffico di linea,
effettuano delle “inversioni a U” oppure formano dei cerchi nel cielo,
volano a quote basse, in alcuni giorni sono più numerosi del solito e
spesso volano da orizzonte a orizzonte.
Immaginiamo di osservare un aereo che decolla a Milano per atterrare a
Londra. Se lo vediamo volare basso e man mano alzarsi in cielo, ci
aspetteremo di vederlo andare sempre più in alto fino a scomparire tra
le nuvole. Molti arerei con scia lunga a seguito, invece, una volta che
si alzano in cielo ridiscendono percorrendo un tragitto “curvo” che va
da orizzonte a orizzonte.
I motori degli aerei a getto raggiungono la massima efficienza a quote
superiori agli 8000 metri. Com’è possibile che aerei civili volino così
frequentemente a quote economicamente poco vantaggiose? Può succedere,
inoltre, che un aereo civile voli all’infuori delle aerovie o faccia
un’inversione di direzione. Questo però si può verificare in casi
eccezionali e per motivi di urgenza e non così spesso come capita di
vedere. Tutte queste considerazioni lasciano supporre che nella maggior
parte dei casi non si tratta affatto di aerei ad uso civile o
commerciale ma di aerei militari.
In conclusione, sappiamo che aerei militari non italiani volano nei
nostri cieli ma non possiamo sapere che cosa fanno. E’ possibile che
spruzzino qualche sostanza sopra le nostre teste? Questo non ci è dato
saperlo.
Tipi di scie chimiche
Dal punto di vista della Fisica, abbiamo visto che queste scie non sono
scie di condensazione e che molte di esse non sono generate da aerei
civili. Le scie chimiche vengono irrorare ormai quasi ogni giorno e non
sempre rispettando le stesse modalità.
In molti giorni le possiamo scorgere alte nel cielo, non particolarmente
lunghe e non particolarmente persistenti. Se ci fermassimo un’ora
intera ad osservare il cielo potremmo contare decine e decine di scie
chimiche di questo tipo. Sono talmente alte che è quasi impossibile
vedere l’aereo che le genera più grande di un puntino. Se poi andassimo a
controllare le carte aeronautiche noteremmo che i tragitti di quegli
aerei non corrispondono ai tragitti degli aerei di linea.
Altre volte, invece, possiamo vedere delle scie chimiche più basse e più
persistenti. A occhio nudo non possiamo calcolare perfettamente la loro
quota, ma dal momento che riusciamo a vedere chiaramente l’aereo che le
genera possiamo facilmente presumere che si trovino a quote più basse
rispetto le altre scie. Come si può valutare a quale altezza si trova un
aereo osservandolo ad occhio nudo?
Immaginiamo di avere di fronte a noi una persona alta 150 cm e un’altra
alta 190 cm. Probabilmente non riusciamo a quantificare ad occhio nudo
la loro altezza esatta ma senza alcun dubbio siamo in grado di sapere
quale delle due persone è più alta e quale è più bassa. Allo stesso
modo, se due persone della stessa altezza (o che differiscono di pochi
cm) si trovano una a 10 metri da noi e l’altra a 20 metri, probabilmente
non sappiamo valutare con precisione a quale distanza esse si trovano,
ma con assoluta certezza siamo in grado di affermare quale delle due è
la più vicina e quale la più lontana. Gli aerei di linea e i tanker che
irrorano scie chimiche hanno all’incirca le stesse dimensioni. Tra i
vari modelli può esserci una differenza nelle dimensioni di pochi metri.
Osservando dal suolo un aereo che vola a quota di crociera (8000 m),
questo ci appare come un puntino nel cielo. Osservando un secondo aereo,
che vola alla stessa quota ma che è più grande o più piccolo di pochi
metri rispetto il primo, ci appare sempre come un puntino nel cielo.
Quando osserviamo un aereo e ad occhio nudo riusciamo a distinguere
alcuni particolari come la forma delle ali e il numero di motori, a meno
che la nostra vista non sia equiparabile alla vista di Superman, i casi
sono due: o quell’aereo è molto più grande rispetto all’aereo che
vediamo come un puntino, oppure è molto più vicino. La prima opzione
appare abbastanza inverosimile dal momento che si sta parlando di
velivoli che differiscono di poco nelle dimensioni, la seconda opzione
invece scaturisce alcuni dubbi:
- com’è possibile che un aereo di linea voli così basso? In termini
economici, mantenere una quota così bassa non è affatto conveniente;
- dal momento che ad una quota così bassa, la scia dell’aereo in
questione non può essere una scia di condensazione… che cos’è? Cosa
contiene?
Le scie di questo tipo oltre ad essere basse sono molto persistenti
(permangono nell’aria per ore intere) e spesso lunghe da orizzonte a
orizzonte. Nel tempo tendono ad allargarsi fino a formare un sottile
strato biancastro che limita la luminosità del sole.
Nei casi peggiori, possiamo assistere ad un esorbitante numero di questa
tipologia di scie chimiche rigare il cielo, formare degli incroci a
forma di X o di *, formare dei veri e propri reticolati (#). Sembra che
in determinati giorni il traffico aereo aumenti a dismisura. Nel cielo
si vedono aerei che seguono tragitti che solitamente non percorrono.
Chi conosce il fenomeno delle scie chimiche da anni ha osservato nel
tempo diversi fenomeni (tutti raccolti nella sezione “Fotogallery”) come
ad esempio:
- Scie a forma di “fusillo”.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che del vapore acqueo si dissolve in maniera così disomogenea?
- Scie vicine tra loro ma diverse nella forma e\o nella lunghezza.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che due scie che si
trovano alla stessa quota e quindi nelle condizioni atmosferiche siano
una lunga e persistente e l’altra corta e di veloce dissolvenza? Com’è
possibile, inoltre, che un aereo che non rilascia scia si trova in
prossimità di una scia di condensazione, ovvero in condizioni favorevoli
alla formazione di scie di condensazione?
- Aerei bimotore che producono due scie differenti tra loro, differenze visibile anche ad occhio nudo.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che un aereo rilasci
due scie differenti? Alcuni scettici sostengono che la differenza tra,
secondo loro, le scie di condensazione sia dovuta alla differenza delle
caratteristiche fisiche dell’aria. Ma com’è possibile che due masse
d’aria aventi caratteristiche diverse abbiano un confine così preciso
preciso? E com’è possibile che degli aerei riescano a sorvolare così
frequentemente proprio questo improbabile netto confine tra due masse
d’aria con caratteristiche diverse?
Inoltre, quando la scia di uno dei due motori inizia ad espandersi,
ingloba la scia di consistenza diversa. In questo modo si vede
chiaramente che la scia più fibrosa ha al suo interno una scia di
consistenza nettamente diversa.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che all’interno di una
scia di condensazione si possa vedere visibilmente un’altra scia sempre
di condensazione se esse sono entrambe costituite da vapore acqueo?
- Scie a “trattini” o interrotte.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che delle scie di
condensazione si formino in determinati tratti e in altri no? I valori
di umidità relativa e di temperatura non cambiano da un metro all’altro e
quindi è impossibile che un aereo attraversi un’area nella quale sono
presenti una o più bolle d’aria con caratteristiche fisiche diverse.
D’altra parte, se le lunghe scie visibili dal satellite sono spiegate
come “scie di condensazione persistenti dovute alla presenza di elevata
umidità relativa”. Ciò significherebbe che i valori dei parametri
atmosferici possono essere costanti per centinaia di chilometri ma allo
stesso tempo differenti a distanza di pochi metri?
- Scie lunghe a quote inferiori di scie corte; due aerei alla stessa
quota: uno con scia e l’altro no; aerei con scie a quote inferiori o
alla stessa quota di aerei senza scia. -Scie circolari – Scie a “medusa”
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che si formino due
scie di diversa lunghezza da due aerei che viaggiano alla stessa quota? E
se i due aerei volano a quote differenti, com’è possibile che tali
condizioni siano presenti alla quota minore? Una quota più bassa
rispetto un’altra significa che si è in presenza di una temperatura più
alta e di conseguenza in una situazione meno favorevole alla formazione
di scie di condensazione.
E ancora…
-Scie circolari
- Scie a “medusa” (alcune visibili anche ad occhio nudo)
Aerei implicati
Numerosi testimoni hanno riportato di aver visto scie chimiche irrorate da aerei bianchi senza livree identificative.
Oppure lo stesso modello di aerei utilizzati dall’Aeronautica Militare Italiana:
- KC135 – Ma con qualche differenza.
Nel 2003 il S.U.L.T.A. (Sindacato Unitario Lavoratori Trasporto Aereo)
fece una denuncia presso la Procura di Civitavecchia nella quale si
sottolineava un anomalo traffico di aerei senza insegna. Altri aerei
completamente bianchi sono stati visti nell’aeroporto Leonardo Da Vinci
di Fiumicino.
Non sono pervenute risposte ufficiali riguardo la presenza di questi aerei sul nostro territorio e nei nostri cieli.
Gli aerei osservati sono stati identificati come tanker militari. Si
tratta di aerei che strutturalmente e nelle dimensioni sono identici ad
un classico aereo di linea, ma al loro interno non hanno sedili ma delle
cisterne o serbatoi che servono a contenere carburante per rifornire in
volo altri tipi di aerei tipo caccia militari o bombardieri che non
avendo una lunga autonomia di volo devono per missioni di guerra lontane
dalla base di decollo oppure per voli di lunga durata devono rifornirsi
senza atterrare in un aeroporto allora fanno il pieno in volo.
Questo tipo di aerei possono nascere già per questo scopo ed escono
dalle stesse linee di produzione dei “fratelli” di linea, oppure possono
diventarlo dopo un’apposita trasformazione, si modificano ex aerei di
linea che magari sono vecchi per il trasporto di persone ma ancora
validi per volare. Una delle ditte specializzate in queste
trasformazioni è italiana.
Gli aerei implicati nelle operazioni di areosoldi Tom Bosco – Nexus Italia
Le prime segnalazioni del fenomeno indicavano invariabilmente la
presenza di grossi velivoli bianchi senza contrassegni, identificati per
lo più come tanker militari del tipo KC-135 e KC-10, ma anche aerei di
altro tipo (MD-80, Boeing 757, etc.).
Le iniziali spiegazioni delle autorità furono che probabilmente il
fenomeno osservato concerneva la manovra di scarico del carburante da
parte di questi velivoli, ma per svariate ragioni le cose non potevano
assolutamente stare in questi termini.
Sia quel che sia, i testimoni da terra hanno potuto osservare e
fotografare gli aerei impiegati in queste operazioni, mentre
rilasciavano scie spesse e persistenti visibilmente emesse lungo
l’intero bordo di uscita delle semiali, elemento indicante la presenza
di ugelli o di altri meccanismi di emissione.
Si presume che vengano adoperate diverse varietà di aerosol e modalità
di diffusione a seconda degli scopi della “missione”. Quanto sopra è
suggerito dal fatto che, malgrado questo genere di operazioni vengano
condotte principalmente da velivoli militari, di recente sono stati
osservati e fotografati anche aerei apparentemente di linea.
La foto centrale di questa pagina mostra la sonda del carburante di un
tanker militare adibito al rifornimento in volo di caccia e bombardieri,
modificata rimuovendoil classico “canestro” e sostituendolo con un
dispositivo che sembra proprio uno spruzzatore di qualche tipo.
Unita alle evidenze sopra citate, costituisce una prova schiacciante del
fatto che i nostri cieli sono percorsi da numerosi velivoli
appositamente adibiti al rilascio nell’ambiente di composti chimici la
cui natura è ufficialmente sconosciuta.
Le implicazioni economiche e politiche di queste attività, poi, sono
sconcertanti: chi può permettersi di finanziare una consistente flotta
di velivoli e mantenerla in attività con relativi piloti, tecnici,
installazioni logistiche per il rifornimento, la pianificazione e la
manutenzione?
E di quale livello di conoscenza dispongono governi e autorità di quei
numerosi paesi il cui spazio aereo viene costantemente attraversato da
questi voli? Esistono accordi militari o di altro tipo?
Per quale motivo la cittadinanza viene tenuta all’oscuro o, peggio,
depistata e disinformata su questioni di tale rilevanza? A qualche
livello, con tutta probabilità militare, le autorità sono senz’altro a
conoscenza di quanto sta accadendo, ma per qualche motivo i cittadini
non nevengono informati. Tuttavia, i tempi sono maturi per un aperto
dibattito pubblico su questo delicato argomento e sulle sue
implicazioni, le cui conseguenze riguardano tutti noi.
Ufficialmente non esistono
Ufficialmente, le scie chimiche non esistono, in quanto nessuna
istituzione o governo ha mai ammesso la loro esistenza. Come è stato
detto nelle sezioni precedenti, però, esistono dei documenti ufficiali
nei quali vengono menzionate.
Non ci sono quindi, documenti ufficiali sui quali poter leggere:
“Le scie chimiche sono quelle scie bianche lunghe e persistenti che
vediamo nel cielo, rilasciate da appositi erogatori a bordo degli
aeroplani militari e non. Le scie chimiche sono chiamate così perché
contengono sostanze chimiche. Esse sono nocive per l’ambiente e per al
nostra salute.”
Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa siano.
Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa contengano.
Ma noi disponiamo di una nostra testa e con essa possiamo ragionare anche senza l’ausilio di un documento ufficiale.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale per capire che quelle scie
che vediamo nel cielo sono evidentemente diverse dalle semplici scie di
condensazione: è sufficiente la nostra percezione visiva.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che spieghi la differenza
tra contrails e chemtrails: è sufficiente assimilare qualche nozione
basilare di Fisica.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che la maggior
parte di quegli aerei non sempre vola a normali quote di crociera e che
molte di quelle scie si formano in zone riservate agli aerei militari: è
sufficiente apprendere due nozioni base di aeronautica.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci spieghi che quelle
scie che vediamo nelle immagini satellitari non sono normali scie di
condensazione.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che le
sostanze chimiche irrorate sono nocive per la nostra salute. Tutte le
analisi effettuate sono degli importanti indizi che dovrebbero essere
sufficienti a far in modo che i governi e le istituzioni si interessino e
cerchino di verificare se effettivamente dobbiamo preoccuparci oppure
no. Ma questo, come sappiamo, non avviene.
Allo stesso modo, non esiste un documento ufficiale che spieghi il
motivo dell’utilizzo delle scie chimiche. Ciò di cui disponiamo sono
ipotesi basate su considerazioni di natura tecnico-scientifica, politica
ed economica.
Nella sezione “Ipotesi” troverete un approfondimento relativo alle varie
ipotesi sull’utilizzo delle scie chimiche, frutto del lavoro di
scienziati e ricercatori che studiano il fenomeno da diversi anni.
Chi studia il fenomeno da anni ha ipotizzato quali saranno le future
giustificazioni per motivare le scie chimiche. Di tanto in tanto ci
giungono notizie sulla strana correlazione delle “scie degli aerei” con
il cambiamento climatico in corso….
LA SISTEMATICA DISNFORMAZIONE DELL\’OPINIONE PUBBLICA DA PARTE DI MASS-MEDIA E ISTITUZIONI
http://www.altrainformazione.it/wp/le-scie-chimiche-un-altro-enigma-del-cielo/
www.laviadiuscita.net
Tratto da: www.sciechimiche.org
Fonte: http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/scie-chimiche-in-italia-il-paese-piu.html#more
riferimenti:
1) http://www.ecplanet.com/canale/astronomia-9/sole-160/0/0/32805/it/ecplanet.rxdf
2) http://erewhon.ticonuno.it/2002/scienza/magnetico/magnetico.html http://fuoridimatrix.blogspot.it/
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