Un detto shaolin sulla pratica del Tóngzigōng cita: "Sii moderato con il cibo e non gravare il tuo corpo e la tua mente con pesi inutili, dagli solo quello che richiede, ed esercitati nel digiuno quando è indebolito". Ogni energia, ogni parte del creato, è indispensabile alla vita. Ogni specie vivente ha un proprio ruolo in questa gigantesca struttura cosmica, per cui c'è una sorta di sacralità che deve essere recuperata dall'uomo moderno, la sacralità di ciò che ci circonda: la sacralità dell'acqua dell'aria, del sole, non in senso pagano o panteistico, ma come visione di un progetto unico.
"Il cibarsi di carne seppellisce lo spirito, uccide il corpo e annebbia la mente." (Alexander Einar Verdoux)
Il "cosmo", (che significa ordine, a
cui si contrappone il termine caos, che significa dis-ordine), è il
prodotto di un progetto intelligente, il cui artefice è Dio. L'universo è
un progetto sano, il cui scopo è di permettere a ciascun individuo di
effettuare il più avventuroso dei viaggi: la realizzazione del sé. La
scoperta dell'io dell'auto-coscienza, è il traguardo di un essere umano
degno di questo nome. L'equilibrio tra i macro e i micro-sistemi,
all'interno del cosmo, produce un'ulteriore ordine che chiamiamo:
salute, serenità e illuminazione. Esiste un'intima relazione tra il
microcosmo e il macrocosmo, un'unità. Ciò che è fuori è dentro, la
stessa acqua che è fuori è la stessa acqua che è dentro; la stessa aria
che mobilita tutto ciò che si muove nell'universo, mobilita tutto ciò
che si muove nel microcosmo del corpo; della stessa sostanza con cui
sono fatte le nostre ossa, sono fatte le ossa di tutti gli altri esseri.
Gli elementi solidi, liquidi e gassosi, l'energia termica, il Qi,
presenti nel corpo, sono gli stessi presenti nell'universo. Per cui
depauperando queste energie, depauperiamo le nostre stesse risorse.
Indebolendo e degradando l'ambiente che ci circonda, degradiamo il
nostro stesso ambiente fisiologico. Le nostre fonti energetiche, sono il
risultato dell'interazione dei macro elementi cosmici: spazio, aria,
fuoco, acqua e terra, che si aggregano sempre nella medesima sequenza,
come è dimostrato dalle scienze come l'embriologia e la botanica.
L'elemento gassoso è il prodotto dello spazio, l'elemento termico è
l'esito dell'elemento gassoso, l'elemento liquido è generato dalla
condensazione provocata dall'elemento termico, e l'elemento solido è la
trasmutazione dell'elemento liquido. Creare confusione su queste
macro-categorie, significa confondere la mente, i pensieri e il nostro
atteggiamento nei confronti della vita, con l'immediata conseguenza
della confusione nella nutrizione, che produce a sua volta, una cattiva
assimilazione del Qi, che come risultato provoca patologie fisiologiche e
psicologiche.
L'IMPORTANZA DI ALIMENTARSI IN ARMONIA CON LA NATURA
"Non si deve mai bere vino, né mangiare carne. È contro le regole del
Buddhismo. Coloro che vogliono imparare lo Shaolin-kung-fu devono
obbedire a questo comandamento, perché il vino annulla la volontà e
l'abilità, e la carne seppellisce lo spirito."
(precetto shaolin)
Per assorbire il Qi dalla natura, è necessario adottare una dieta
adeguata, in quanto alcuni cibi favoriscono l'assorbimento del Qi
cosmico e altri lo ostacolano. I maestri raccomandano a chi intraprende
il sentiero Shaolin, di alimentarsi con cibi vegetariani e di non bere
alcolici, poiché la dieta vegetariana è compassionevole e la più
coerente per chi pratica lo Shaolin-Kung-fu. Il cibo non solo influisce
sul corpo ma anche sullo stato mentale.
"La qualità del cibo
che mangiamo diventa la qualità della nostra coscienza. Perciò se non
cambiamo dieta non saremo in grado di cambiare la nostra coscienza."
(Buddha)
Il cibo è una sostanza fisica composta di cinque elementi terra, acqua,
fuoco, aria, etere, che nutre direttamente il livello fisico (sarira) e
attraverso la sua mediazione, nutre indirettamente anche il livello
mentale (manas) e quello coscienziale (citta). Il cibo nutre la forza
vitale (Qi), attraverso la quale: sostiene i riflessi istintivi autonomi
e stimola gli impulsi emozionali dormienti nell'inconscio, generando un
particolare tipo di attività, in accordo alla natura del cibo stesso.
Per esempio, alimentandosi di carne, sostanza pervasa dall'influenza
della malvagità verso le altre creature, si promuovono l'aggressività e
la violenza. Dal punto di vista atletico, durante la pratica del
kung-fu, l'energia concentrata in una particolare parte anatomica,
supera in alcuni casi l'80% in un solo movimento. Nell'esecuzione delle
sequenze tao-lu, la riuscita perfetta dell'esercizio dipende dalla
concentrazione di volontà e intenzione (yinian), che genera e invia al
corpo una grande quantità di energia jing. Ma è importante soprattutto
considerare la qualità del jing espresso nella pratica del kung-fu.
L'alimentazione carnea sviluppa un jing aggressivo, violento (ossia
senza logica), impulsivo e incontrollabile, mentre l'alimentazione
vegetariana fornisce un jing vivace e potente, di prima qualità,
facilmente gestibile, che potenzia il sistema immunitario e la struttura
muscolo-scheletrica, protegge il sistema cardio-vascolare, raffina le
facoltà sensoriali, e dona una capacità di ripresa tre volte superiore a
quella di un soggetto con un regime alimentare a base di carne. Recenti
studi hanno confermato che gli atleti vegetariani esprimono più
controllo, più forza e resistenza di quelli carnivori che invece
dimostrano di essere più violenti, impulsivi e incostanti. Anche nel
laboratorio della natura constatiamo questa realtà; per lavorare l'uomo
non utilizza i più potenti predatori della terra come i leoni o le
tigri, ma i mansueti animali erbivori come elefanti e tori, perché sono
più forti. Il mito diffuso che nutrirsi con proteine d'origine animale
(carne, uova e pesce), generi un corpo forte e robusto è falso. Questa
abitudine errata, porta invece a superare le esigenze proteiche
dell'organismo, promuovendo lo sviluppo di una struttura corporea
grossolana, espressione di una crescita accelerata e innaturale, più
esposta all'azione tossica dei residui proteici non digeriti, che
provoca una maggiore disposizione alle malattie infettive e a patologie
cardio e cerebro-vascolari. L'esperienza clinica conferma infatti, un
aumento delle difese immunitarie su soggetti passati ad una dieta
latteo-vegetariana.
IL PRINCIPIO DI COMPASSIONE E NONVIOLENZA
"Il saggio ha il cuore unito alla natura, e con la saggezza vive in modo che tutti possano vivere."
(Buddha)
Per ottenere la carne è sempre necessario ferire o uccidere, e una
persona nobile non desidererà infliggere sofferenza ad altri solo per
soddisfare la sua lingua. Inoltre i monaci Shaolin imparano a combattere
dagli animali, come potrebbero mostrarsi così ingrati verso questi
"maestri della natura" da arrivare ad ucciderli? Mangiare carne è senza
alcun dubbio un'azione violenta e quindi non conforme al buddismo. La
dottrina buddista insegna: "Due pilastri sostengono il grande edificio
del buddismo: grande saggezza (maha-prajna) e grande compassione
(maha-karuna). La saggezza scorre dalla compassione e la compassione
dalla saggezza, perche sono una cosa sola". Il primo precetto buddista
ingiunge:
"Non uccidere, anzi mantieni e tutela ogni forma di
vita", e i Testi del buddismo Mahayana sostengono che: "Mangiare la
carne spegne il seme della grande compassione."
Buddha nella
sua vita personificò questo oceano di compassione, con la scelta
vegetariana che aveva un ruolo essenziale nella saggezza che predicava.
Un poema attribuito a Lui afferma: "Le creature senza piedi hanno il mio
amore. E così (lo hanno) quelle a due piedi; e anche quelle a molti
piedi. Possano tutte le creature, tutte le cose che hanno vita, tutti
gli esseri di qualsiasi specie, non vedere mai niente che li possa
danneggiare. Possa non accadere loro mai nulla di male." I Suoi primi
biografi riferiscono che considerava il desiderio di mangiare carne "una
pulsione nata dall'ignoranza (trishna)."
I racconti Jataka,
insegnano che tutti gli uomini, prima o poi hanno avuto corpi di animali
e che tutte le creature hanno la facoltà di raggiungere l'illuminazione
in una nascita futura, per cui uccidere un animale è un atto esecrabile
quanto uccidere un essere umano. Tutti i sutra buddisti come il
Lankavatara, il Surangama e il Brahmajala, per nominarne alcuni,
appoggiano il vegetarianesimo. Nel Lankavatara-sutra per esempio il
Signore Buddha afferma: "Per il bene dell'amore e della purezza, il
bodhisattva (l'anima illuminata) dovrebbe astenersi dal mangiare carne,
che è generata dal seme, dal sangue, ecc. Per non incutere terrore agli
esseri viventi, il bodhisattva, che si sottopone a una disciplina per
raggiungere la compassione, si astenga dal mangiare carne. Non è vero
che la carne sia un cibo adatto e permissibile, quando non si è i
diretti responsabili dell'uccisione dell'animale, quando non si ha
ordinato agli altri di ucciderlo, quando non è stato ucciso
appositamente per noi. ... Di nuovo, ci saranno persone in futuro che...
sotto l'influenza del desiderio di carne (trishna), metteranno insieme
molte argomentazioni sofisticate, e in tanti modi diversi, per
difenderne il consumo. Ma il mangiare carne in qualsiasi forma, e in
qualsiasi luogo è incondizionatamente e una volta per tutte proibito.
Non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetto ora, e non
lo permetterò in futuro"
Inoltre, nel Surangama-sutra afferma:
"E` per sfuggire alle sofferenze della vita e per cercare di raggiungere
il samadhi (la perfezione mistica, unificazione con il proprio Sè), che
si pratica dhyana (la meditazione). Ma perché infliggere sofferenza
agli altri, quando noi stessi cerchiamo di sfuggirla? A meno che non
possiate controllare la mente in modo tale da placare anche solo il
pensiero di un atto brutale e dell'uccidere, non sarete mai in grado di
sfuggire ai legami della vita in questo mondo.
Dopo il mio
parinirvana (illuminazione ultima) nell'ultimo kalpa (era) si
incontreranno ovunque diversi tipi di fantasmi che inganneranno la gente
e insegneranno che si può mangiare la carne e raggiungere lo stesso
l'illuminazione. Come può un bhikshu (colui che cerca), che spera di
imparare a liberare gli altri, vivere della carne di esseri senzienti?"
Una descrizione della missione di Buddha compare nelle opere di
Jayadeva Gosvami, famoso maestro spirituale e poeta della fine del
dodicesimo secolo. Nel suo popolare cantico devozionale Gita-Govinda,
scritto in omaggio alle dieci principali incarnazioni di Dio, Jayadeva
scrisse: "O mio Signore! O Persona Suprema! Tutte le glorie a Te! Per
tua grande compassione sei apparso nella forma di Buddha per condannare i
sacrifici di animali raccomandati nei Veda." Le ingiunzioni di Buddha
misero fine a questa macellazione incontrollata di animali, e il
buddismo indiano autentico viene tutt'ora ricordato per la sua enfasi
sulla non violenza e il rispetto di tutte le forme di vita. I movimenti
buddisti contemporanei, come il Buddhists Concerned for Animal Rights,
si danno da fare per ristabilire i principi vegetariani nella tradizione
buddista. E alcune branche del buddismo, come l'Ordine Shaolin e la
setta Cao-Dai, che ha avuto origine nel Vietnam del sud, vantano ora due
milioni di seguaci, tutti vegetariani. L'ahimsa (nonviolenza), il
rispetto per la vita in tutte le sue forme, è rimasta il pilastro di
sostegno di tutte le scuole di pensiero religioso orientale, e del
buddismo in particolare.
"Gli altri sono noi, noi siamo gli altri. Come ci poniamo verso la vita, la vita si pone verso di noi"
(Buddha)
La dottrina buddista, prescrive dunque ai monaci Shaolin un regime
alimentare interamente vegano, perché il saggio non vive a spese della
vita altrui, eppure la natura gli fornisce tutto ciò di cui ha bisogno.
La violenza sugli animali non è soltanto una questione di etica astratta
o di sentimentalismo religioso, infatti, secondo le leggi della natura,
si raccoglie ciò che si semina. Per armonizzarsi con la natura e
beneficiare della sua energia, è necessario rispettarla, e chi sceglie
di essere violento verso di lei, riceverà in cambio solo reazioni
violente. In accordo ai Veda chi uccide gli animali direttamente o
indirettamente (per esempio acquistando carne), ne riceverà una reazione
precisa, qualcosa che va al di là degli scrupoli morali e dei rimorsi
di coscienza.
Si dice: "Ciò che semini, raccogli", questo inesorabile ciclo di azioni e reazioni è chiamato in sanscrito: "Legge del karma."
Uccidere altri esseri viventi e mangiarne la carne, significa agire in
modo disarmonico con le leggi della natura, perciò provoca indubbiamente
un accumulo di karma negativo. La reazione destinata non si manifesta
immediatamente, ma nel corso del tempo, nella forma di malattie,
incidenti e violenza. Molti recenti rapporti medici e scientifici
infatti, hanno dimostrato chiaramente la relazione che c'è fra diete a
base di carne e "killer" implacabili come il cancro e le malattie di
cuore. Per eliminare la sofferenza nostra e altrui dal mondo e per
evitare morti inutili, i monaci Shaolin aderiscono al principio
buddista: ahimsa paramo dharmah ("la non violenza è il supremo dovere
dell'essere umano").
Gli spiritualisti hanno il dovere di
insegnare con il loro esempio, il rispetto e la compassione per l'intera
creazione, perché è sulla compassione universale che si basa la vita
spirituale, perciò come può uno spiritualista essere crudele? I maestri
Shaolin concludono: "La nostra preoccupazione per le creature di Dio, è
fondata sulla visione spirituale, che Bodhidharma (il primo patriarca
della scuola Buddhista Zen) ci ha insegnato, questa visione di
uguaglianza universale è la chiave per poter rispettare ogni forma di
vita, ed è un impegno che rimane incrollabile in ogni circostanza
FONTE: emotionartsacademy.org
Una serie di citazioni di Siddhārtha Gautama Buddha Śākyamuni
"La qualità del cibo che mangiamo diventa la qualità della nostra coscienza. Perciò se non cambiamo dieta non saremo in grado di cambiare la nostra coscienza."
"Il saggio ha il cuore unito alla natura, e con la saggezza vive in modo che tutti possano vivere. [..] Gli altri sono noi, noi siamo gli altri. Come ci poniamo verso la vita, la vita si pone verso di noi."
"Ma perché infliggere sofferenza agli altri, quando noi stessi cerchiamo di sfuggirla?"
"Dopo il mio parinirvana nell'ultimo kalpa si incontreranno ovunque diversi tipi di fantasmi che inganneranno la gente e insegneranno che si può mangiare la carne e raggiungere lo stesso l'illuminazione."
"Come può colui che cerca la conoscenza di se stesso, e che spera di imparare a liberare gli altri, vivere della carne di esseri senzienti?"
Ringrazio Alexander-Einar Verdoux per aver raccolto le citazioni e suggerito l'articolo
CONDIVIDO.NESSUNO,O QUASI, SA' CHE VIVIAMO IN UN UNIVERSO OLOGRAFICO ,IL QUALE PROIETTA EVENTI...PER FAR SPERIMENTARE ALLO SPIRITO, LA METERIA,SAZIANDONE GLI IMPULSI PIU' TORBIDI E PASSIONALI,PRIMA DI RIENTRARE DEFINITIVAMENTE NELLA LUCE. LA DOMANDA E'...E' OPERA DEL GRANDE ARCHITETTO DELL.UNIVERSO,O FRUTTO DI UN DEMIURGO IMPERFETTO, SUO SOTTOPOSTO, CHE SI DILETTA A CREARE MOSTRUOSI GIOCATTOLI? E NON METTIAMOLA SULLE RELIGIONI, CHE NULLA POSSONO DINOSTRARE. IN SINTESI,DETTTO CIO', SONO CONVINTO CHE UNA SUPER-ENTITA',DENOMINATA ERRONEAMENTE DIO, O DEI, ESISTA,ED E' CPOSCIENTE IN NOI PERCHE' SENZA LE SUE CREAZIONI...SAREBBE ONNIPOTENTE,ONNIPRESENTE, SOLO A SE STESSO. OVVIAMENTE TALE ECCELSA ENTITA' E',SICURAMENTE, ARMONICA,MATEMATICA,GIOIOSA,CARITATEVOLE ED AMOREVOLE. NON SI SPIEGA PERO', VISTO CHE " DIO " E' ONNISCIENTE...COME MAI ESISTE IL MALE,IL PECCATO (VIZI,PASSIONI,CRUDELTA',MISERIE,MALATTIE), VISTO CHE,TUTTO, SCATURISCE DALLA SUA MENTE. ECCO PERCHE, PROPENDO CHE SAREMO TUTTI SALVATI,OD ANNULLATI, PER L.ETERNITA'., PRESCINDENDO DAL COSIDDETTO,MA INESISTENTE LIBERO ARBITRIO,POICHE' NON LO ABBIAMO.INFATTI NESSUNO CI HA CHIESTO DI NASCERE,CRESCERE,EVOLVERE OD INVOLVERE, IN QUESTO MALEFICO MONDO.DUNQUE PROPENDO CHE ALTRA ENTITA,BENEFICA E MALEFICA..GESTISCE QUESTO E FORSE ANCHE ALTRI MONDI. NON SO' SE COL CONSENSO, O MENO,DEELLA SUPERIORE ENTITA'.CORDIALMENTE DR. ADAMO ADAMAS KADMON
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